Vicenda Ati idrico Catania, la Ugl invoca la revoca della nomina del commissario ad acta

“Senza i correttivi alla convenzione a rischio posti di lavoro e futuro del servizio. La politica fermi questo braccio di ferro” 

Catania – Valutare l’immediata revoca della nomina del commissario ad acta per l’approvazione della convenzione aggiornata tra l’Assemblea territoriale idrica e la Servizi idrici etnei. A lanciare l’appello rivolto all’assessore regionale dell’Energia e dei servici di pubblica utilità è la federazione provinciale Ugl Chimici di Catania, non nascondendo il forte timore per le possibili ripercussioni sul servizio pubblico e la mole di contenziosi che l’aggiornamento della convenzione del 2005, senza gli opportuni correttivi, potrebbe causare. “Purtroppo si è arrivati al punto che doveva essere scongiurato sin dall’inizio. Ovvero il culmine di una spaccatura della politica locale che, a nostro avviso, non aiuta affatto la già complicata genesi di questa gestione – fa notare il segretario provinciale Carmelo Giuffrida. Il mancato arrivo di un accordo tra le parti sul testo, modificato in parte, con il conseguente tempestivo commissariamento, segna una sconfitta per tutta la classe politica del nostro territorio che non è riuscita a trovare una sintesi per evitare un potenziale disastro per il servizio idrico integrato. Nei giorni scorsi abbiamo appreso che una parte dei componenti dell’Ati hanno posto delle questioni, come l’effettiva capienza economica della parte privata oltre all’inserimento di alcune necessarie clausole di salvaguardia. Anche noi, come organizzazione sindacale, avevamo segnalato diverse criticità sul piano dei rapporti di lavoro che il nuovo gestore andrà ad instaurare. Con grande rammarico abbiamo però rilevato che i nostri appunti sono stati ignorati, perché probabilmente gli interessi in campo sono molto più grandi rispetto ai diritti acquisiti dei lavoratori, che non sono stati considerati, o a quegli operatori che non transiteranno poiché assunti legittimamente dopo il 13 dicembre 2021. Davanti a questa serie di notevoli problematiche riteniamo quindi che il procedimento di approvazione in capo al commissario ad acta debba essere fermato con l’opportuna revoca dell’atto assessoriale di nomina – ribadisce Giuffrida. La politica ha il compito di avere le risposte dovute e trovare in tempi rapidi una sintesi a salvaguardia sia dell’utenza che di chi nel servizio idrico ci lavora. Lanciamo quindi questo nuovo appello, sperando che non cada di nuovo nel vuoto, affinché tutti i soggetti coinvolti nel processo di conclusione dell’intrigata vicenda del passaggio al gestore unico possano di nuovo incontrarsi, evitando così altre inutili lungaggini legali le cui spese sono sempre a carico di tutti i contribuenti ai quali interessa soltanto di avere un servizio efficiente e pubblico – conclude il segretario della Ugl Chimici Catanese.” A far sentire la voce sul tema è anche il segretario della Ugl territoriale Giovanni Musumeci che, condividendo la sollecitazione rinnovata da Giuffrida, auspica pure l’unità sindacale sulla delicata questione. “La posta in gioco, per la Città metropolitana di Catania, è molto alta se pensiamo anche alla mole di fondi pubblici assegnati dal Pnrr, oltre ai miliardi di euro di investimenti ed all’elevato numero di risorse umane coinvolte. Proprio per questo bisogna accantonare facili entusiasmi rispetto all’evolversi della situazione, attivando un fronte comune a difesa dei lavoratori e dei cittadini che non possono e non devono soccombere per via di un assurdo braccio di ferro tra parti politiche.”  

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