Bruxelles – La Commissione europea, insieme al Parlamento europeo, ha celebrato la Giornata europea per l’abolizione della schiavitù organizzando un evento per riflettere sull’eredità del colonialismo, della schiavitù e del razzismo strutturale. Il 2 dicembre 1949 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò infatti il primo trattato internazionale inteso a vietare la schiavitù di tutti gli esseri umani nel mondo.
Il piano d’azione dell’UE contro il razzismo, adottato nel 2020, afferma che il razzismo strutturale è la condizione alla base delle disuguaglianze e ribadisce l’importanza di un approccio intersezionale per affrontarle. La Commissione riconosce che le radici storiche del razzismo e della memoria sono una parte essenziale del processo di inclusione e comprensione.
Helena Dalli, Commissaria per l’Uguaglianza, ha dichiarato: “Il 2 dicembre rendiamo omaggio a tutti coloro i cui sforzi sono stati essenziali per abolire la schiavitù. Ci ispirano a perseguire la libertà, la democrazia e l’uguaglianza per tutti. Riconosciamo che la pratica aberrante della schiavitù non è stata eradicata, nemmeno nel mondo moderno. Oggi abbiamo la responsabilità di lottare attivamente contro tutte le forme di schiavitù e di difendere i diritti fondamentali da noi acquisiti, facendo di essi una realtà tangibile per tutti, sia all’interno della nostra Unione basata sull’uguaglianza che al di là delle sue frontiere. “