Palermo – Il Siad-Csa-Cisal non ha firmato l’accordo, stipulato ieri all’Aran Sicilia con gli altri sindacati, sull’interpretazione autentica del contratto dei dirigenti della Regione siciliana che consentirà di incrementare l’indennità di risultato 2022 fino al 32%. “Un’interpretazione sbagliata e in contrasto con la legge – dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Csa-Cisal –. Da qui la decisione di non firmare un accordo che comunque premierà maggiormente i dirigenti generali e quelli di aree e servizi”.
L’accordo prevede di utilizzare le economie, pari a quasi 9,2 milioni di euro, che derivano dal mancato pagamento di retribuzioni di parte variabile e risultato, dovuto alla non attribuzione degli incarichi rimasti vacanti per mancanza di personale. “L’Aran non ha saputo quantificare con precisione le somme in questione, nonostante le nostre richieste – continuano Badagliacca e Lo Curto – e ha deciso di riversare nella performance individuale quella organizzativa, cosa che invece non ha accettato di fare per gli altri dipendenti. Ci chiediamo inoltre se sia legittima l’interpretazione di contratto non condivisa da chi quel contratto lo aveva firmato, circostanza su cui ci riserviamo di effettuare ulteriori approfondimenti”.