Gattuso: “La gara è stata aggiudicata a giugno. Ma il passaggio è fermo per dissidi tra i 7 comuni e la società”
Palermo – In stato di agitazione i circa 40 lavoratori del servizio di igiene ambientale dei sette comuni della provincia di Palermo di Prizzi, Campofiorito, Bisacquino, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Palazzo Adriano, Giuliana.
La mobilitazione è stata dichiarata dalla Fp Cgil Palermo per chiedere di rimuovere gli ostacoli che bloccano l’avvio del nuovo servizio con la Impregico.
L’impresa a giugno si è aggiudicata la gara bandita dalla Srr Palermo Ovest, per svolgere il servizio di igiene ambientale, per i prossimi sette anni, nei comuni del lotto 5 dell’appalto.
Ma il nuovo servizio, dopo 5 mesi, non è ancora partito.
A causa dello stallo, i lavoratori e le lavoratrici, fino al 2013 dipendenti dell’ex Ato Palermo 2 Alto Belice Ambiente (già fallito) continuano a operare con ditte private che si avvicendano, con contratti part time anche di poche ore, condizioni di lavoro difficili e scarsa attenzione alla sicurezza.
“Aspettiamo questo passaggio storico, per mettere fine a una vicenda decennale – dichiara il segretario Fp Cgil Palermo Andrea Gattuso – Questa gara era attesa da tempo, speriamo si possa al più presto ridare stabilità, dignità e sicurezza a questi lavoratori, che attendono dal 2013 condizioni di lavoro decenti”.
L’aggiudicazione della gara è bloccata per dissidi esplosi tra la Srr, la società consortile di regolamentazione dei rifiuti e le amministrazioni comunali, che già dallo scorso anno avevano dato il loro assenso alla gara e approvato i piani nei consigli comunali. Ma ora rivendicano maggiore autonomia e anche con l’azienda Impregico si é aperta una discussione che ha visto lo scambio di diverse lettere con posizioni diverse.
La data per il passaggio era inizialmente prevista a luglio, poi a settembre ma è slittata di mese in mese. L’obiettivo era dicembre ma a questo punto i tempi sembrano allungarsi e non si intravedono soluzioni.
La Fp Cgil, che rappresenta tutti i lavoratori, ha già inoltrato diverse richieste di incontro per accelerare i tempi e definire le modalità del transito dei lavoratori. E adesso torna a sollecitare tempi rapidi.
“Invitiamo tutti al senso di responsabilità e chiediamo che i passaggi avvengano prima possibile e secondo quanto previsto dalla normativa, la legge regionale 9 del 2010 – aggiunge Andrea Gattuso – Occorre un confronto che possa portare allo sblocco di questa situazione, diventata ormai insostenibile. Non è il momento di litigare: c’è in ballo un contratto che porterà garanzia negli stipendi, dopo anni di ritardi nelle erogazioni. Intanto dichiariamo aperta l’agitazione dei lavoratori, che porteranno la loro protesta allo sciopero generale dei servizi pubblici già in calendario il 17 novembre”.