Roma – Anche Papa Francesco benedice mamma Giuseppina.
«E’ tanto il ricordo ricco di affetto e di gratitudine che dal giorno della sua dipartita da questo mondo, ha avvolto la sua storia di donna e madre ricca di forti valori umani come la preghiera, la fede salda e incrollabile, il sorriso dolce e contagioso, lo spirito di carità e di altruismo per i poveri, gli ultimi e chi aveva bisogno fosse anche di un abbraccio per portare via quella lacrima di solitudine e indifferenza. Mamma Giuseppina (come tutti la chiamano) ha portato tanti a dire e parlare di lei dal giorno che ha varcato i confini dell’eternità. Tanti giornali hanno scritto di mamma Giuseppina e tanti vescovi e sacerdoti hanno celebrato Sante Messe in suffragio della sua anima. Anche Papa Francesco, ascoltando dalla voce del figlio Nicolò la storia di questa semplice e umile mamma, ha sostato in preghiera stringendo fra le sue mani la foto di mamma Giuseppina e poi l’ha benedetta con profonda commozione.
Il tutto sul sagrato di San Pietro a conclusione dell’udienza generale del mercoledì. Il Papa, portato sulla sua sedia a rotelle, si ferma davanti a Nicolò Mannino seduto lì in prima fila e dal presidente del Parlamento della Legalità Internazionale (specializzato in teologia spirituale con tesi su Don Tonino Bello) riceve tante lettere che inneggiano alla Pace scritte da tanti giovani che vivono la bellezza di questo movimento di taglio mariano e anche il libro “Il mio nome è Amore”. Papa Francesco guarda e esprime ammirazione e gratitudine. Poi Nicolò tira fuori la foto di mamma e aggiunge: “Santità se oggi sono quello che sono devo tutto a mia madre che mi ha insegnato a pregare, ad avvicinarmi all’Eucaristia, a vivere determinati valori che oggi vedono me e tanti insieme a me in prima linea per un mondo migliore. Mamma però è tornata alla Casa del Padre”: Papa Francesco si commuove, prende la foto, la stringe far le sue mani, prega pochi attimi e poi la benedice. Momento di silenzio, di raccoglimento e profonda commozione. Papa Francesco avrà guardato negli occhi di mamma Giuseppina e avrà visto la dolcezza di una donna da sempre votata alla preghiera, all’amore alla famiglia e verso i poveri più poveri.
Lo conferma suor Monica, già superiora presso l’Istituto di Padre Giacomo Cusmano a San Giuseppe Jato a tutti noto come “Il Boccone del Povero”, dove mamma Giuseppina coinvolgeva altre mamme dello Jato (in provincia di Palermo) per animare pomeriggi dio gioia e offrire la cena ai vecchietti residenti nella struttura religiosa. Questa una delle tante iniziative di solidarietà pura e disinteressata, come pure la sua generosità nell’essere una donatrice di sangue per più di dieci anni tanto da ricevere una targa di apprezzamento. Gesti piccoli ma con immenso amore. Ha visto bene Papa Francesco nella foto fra le sue mani, ha posato i suoi occhi in quelli di mamma Giuseppina e da Sommo Pontefice ha benedetto una vita intera di una dolce mamma ormai viva nell’eternità e nel cuore di chi continua ad amarla più che mai».
Giuseppe Longo