I consulenti alla Regione: “Servono task force per info e indicazioni
amministrative”
Sciacca (Ag) – “C’è una legge che ha stabilito i criteri
di formazione professionale e di occupabilità degli ex percettori di
Reddito di cittadinanza. Noi consulenti del lavoro siamo chiamati a
preparare questi soggetti all’inserimento professionale e a favorirne
l’impiego. La norma ha creato un circuito virtuoso e condizioni ideali
perché chi ha voglia di lavorare possa farlo”.
Rosario De Luca, presidente nazionale dei Consulenti del lavoro ha così
avviato il confronto sui principali temi d’attualità con i
professionisti siciliani in occasione della settima edizione del “Premio
Giovanni Cumbo”, svoltasi a Sciacca, in provincia di Agrigento, con la
consegna degli attestati a chi ha esercitato la professione per 40 anni,
ai tanti giovani che si sono iscritti e al migliore giovane abilitato.
Riguardo alla mole di “occupabili”, De Luca è più ottimista: “Alla fine
a livello nazionale si stima che saranno meno di 100mila. Sono
situazioni da valutare singolarmente, caso per caso, fra Regioni, Centri
per l’impiego e Agenzie private di lavoro, nell’ambito della piaffaforma
‘Siils’ sulla quale dallo scorso 1 settembre può iscriversi chi vuole
formarsi e ricercare un’opportunità di lavoro. Questa è un’opportunità
di crescita anche per i consulenti del lavoro. La nostra è una
professione in forte crescita, al contrario delle altre, perché è molto
attrattiva e offre ai giovani numerose possibilità di valorizzare le
proprie competenze”.
A proposito delle Agenzie private di lavoro, Vincenzo Silvestri,
presidente nazionale della Fondazione consulenti per il lavoro, che è
un’Apl, lancia un allarme: “La Regione siciliana finalmente a metà
agosto è partita con il programma ‘Gol’, che ha l’obiettivo di offrire
percorsi formativi o di avviamento al lavoro a oltre 155mila ex
percettori di Rdc e appartenenti ad altre categorie. A ‘Gol’ possono
rivolgersi anche gli ‘occupabili’ iscritti alla piattaforma ‘Siils’ che
hanno diritto a 350 euro mensili per 12 mesi. La Regione ha in questi
giorni sottoscritto le convenzioni con le Agenzie private di lavoro, che
hanno il compito di fornire assistenza a chi viene avviato a questi
percorsi. Ma adesso è corsa contro il tempo perché, secondo le scadenze
del ‘Pnrr’ che finanzia ‘Gol’, entro fine anno devono essere raggiunti
determinati obiettivi di formazione e di ricerca di lavoro. La Regione
ha assegnato, quindi, tempi strettissimi alle Apl perché eroghino al più
presto ai soggetti presi in carico le misure di politica attiva. Ma, o
perché è la prima esperienza del genere o per carenza di personale,
troviamo difficoltà ad ottenere dagli uffici informazioni o indicazioni
di carattere amministrativo. Se si vogliono davvero raggiungere questi
obiettivi – è l’appello di Silvestri – si faccia ricorso a task force
dedicate che diano risposte celeri e certe agli operatori del mercato
del lavoro”.
Il presidente regionale dei Consulenti del lavoro, Maurizio Adamo,
osserva che “in Sicilia l’obiettivo dell’occupazione degli ex Rdc è resa
più difficile da una realtà evidente che è quella del lavoro nero. E’ un
fatto che fra gli ex percettori solo uno su sei si è iscritto alla
piattaforma ‘Siils’ per trovare un’occupazione. Ma quelli che cercano
davvero un impiego riceveranno da parte dei consulenti del lavoro
un’assistenza efficiente. La nostra è una professione molto giovane, che
si adegua ai tempi, molto flessibile e impegnata nella formazione e
nell’aggiornamento degli iscritti. Una categoria che è già avanti nella
digitalizzazione al punto che già si confronta con il nuovo mondo
dell’intelligenza artificiale. Lo dimostra il forte incremento dei
numeri di nuovi iscritti in Sicilia”.