Palermo – «A trent’anni dall’uccisione di padre Pino Puglisi per mano mafiosa, resta indelebile la sua testimonianza di amore, fratellanza e, soprattutto, di pacifica convivenza, nel segno di una fermezza contro ogni forma di sopruso, fino al tragico sacrificio, e la sua capacità di parlare alle giovani generazioni per guidarli ad allontanarsi dal ricatto della criminalità organizzata. Tutto questo padre Pino Puglisi lo ha fatto con il suo indimenticabile sorriso, un’orma ancora oggi viva e di riferimento. Questo è quello che è accaduto con l’azione di padre Puglisi, un lievito che ha fatto fermentare il quartiere di Brancaccio che ancora ha bisogno di tanto. Con il Consiglio comunale aperto nel cuore di Brancaccio abbiamo voluto ribadire la volontà di essere tra la gente di questo quartiere. Mi ha fatto piacere, proprio in occasione della seduta di qualche giorno fa, come anche le rappresentanze dei cittadini, della Chiesa e delle istituzioni della Circoscrizione abbiano riconosciuto l’impegno che il Comune ha messo nel produrre innovazioni e cambiamenti in un quartiere che ancora deve percorrere un lungo cammino. E il nostro auspicio è di farlo insieme, a cominciare da quegli interventi di rigenerazione urbana, che vanno dall’illuminazione al sistema fognario, che nei prossimi mesi, dopo l’approvazione del Piano triennale delle opere pubbliche, diventeranno finalmente realtà».Lo dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.