Calatnissetta – Il tempo fugge in modo irreparabile, ma a giorni si deciderà come ricordare le due apparizioni di San Michele Arcangelo a Caltanissetta nel 1625, infatti servirà tempo per ottenere la concordia operosa tra più Enti e più persone. Ecco alcune idee, quasi tutte rapide ed economiche, ma l’ultima è la più importante!
1-Basta parlare di leggenda! Occorre ristabilire la verità, cioè distribuire (anche agli emigrati e agli immigrati) la storia, ad esempio il vecchio libretto di E. Falzone, o almeno mettere nella chiesetta di via Sallemi, visibile a tutti, una copia dell’antico quadro, che per secoli fu alla base della conoscenza e della devozione. Poi altre copie siano collocate in tutte le chiese della Provincia, almeno in quelle senza immagini dell’Arcangelo, che è terzo nella gerarchia celeste, e quindi più importante di ogni altro Santo. Informare le Guide turistiche di tutta la Sicilia dei miracoli ottenuti da Caltanissetta nei secoli.
2-Chiarire i giorni delle due apparizioni, che furono a fine settembre, infatti nel 1785 il Comune decise di festeggiarlo ANCHE l’otto maggio (quando la Chiesa in tutto il mondo celebra la prima delle 4 apparizioni al Gargano), inoltre da molti anni si sa che nei registri dei battesimi il nome Michele esplose a ottobre 1625.
3-Riesumare i resti dell’appestato, per tentare di saperne qualcosa di più. Allestire una mostra di ex voto da fare girare per tutta la città e Provincia, che comprendeva anche parte delle province di Agrigento ed Enna (dove la più grande moschea siciliana fu trasformata in una chiesa a lui dedicata, oggi in restauro). Senza dimenticare le Madonie e specie le Petralie, all’epoca Feudo dei Moncada signori di Caltanissetta.
4-Porre una cappella, una edicola votiva, o almeno una lapide, dove fu la prima apparizione ai frati, cioè all’ingresso di Villa Amedeo. Allungare le processioni alla centralissima via Turati, o almeno a Villa Amedeo, invitare i Vescovi siciliani e quelli dei santuari sulla famosa linea di San Michele, coinvolgere le categorie da lui protette (come lui usano la bilancia): Polizia di Stato, Magistrati, Farmacisti, orafi e Commercianti ecc.
5-Che Comune, Provincia e Diocesi di Caltanissetta da lui protette, si gemellino con altre protette da lui o dagli altri due Arcangeli. Sono almeno 12 in Sicilia, oltre 200 in Italia, tante in Europa, più la capitale Bruxelles! Anche la Fiera di San Michele abbia una edizione super per durata e numero di espositori.
6-Per riparare al vicolo cieco dedicato nel 1991, intitolargli la Villa Amedeo (un Savoia re di Spagna per solo due anni!). O il palazzo del Comune, oggi detto “del Carmine” solo perché costruito dove prima c’era un convento. O l’Ospedale, sempre indentificato usando solo l’indirizzo di contrada S. Elia.
7-Tutti facciano proposte rispettose del carattere religioso, ma certo l’Arcangelo gradisce A) si formi un GRUPPO in ogni parrocchia o Comune della Provincia, per chiedere la sua protezione almeno ogni mese, con relativa nuova Aggregazione laicale. Chiediamo che il Muos di Niscemi (CL) non porti la guerra in Sicilia! B) che Autorità e devoti nisseni vadano in gruppo al Santuario del Gargano.