Lucca – Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, analizzati i dati relativi alle utilizzazioni e assegnazioni interprovinciali della classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche, facilmente reperibili sui siti dei vari provveditorati, constata, per l’ennesima volta, la drammaticità della situazione in atto: la paralisi / stagnazione dei movimenti dal Nord verso il Sud è praticamente irreversibile da quasi dieci anni. La tendenza negativa contrassegnata dai trasferimenti interprovinciali negati in buona parte a chi ne avesse fatto richiesta a maggio continua anche per le assegnazioni provvisorie. Come lamentato in più occasioni, neanche i caregiver riescono a rientrare nelle proprie sedi di riferimento, con tutta una serie di ripercussioni economiche, logistiche e relazionali.
In un quadro socio-economico poco rassicurante per gli aumenti esponenziali del costo della vita, il personale in questione vive ormai da troppi anni una situazione di disagio che si sta aggravando sistematicamente.
I docenti di ruolo fuorisede conoscono una condizione umana di precariato che i più ignorano e che li conduce a vivere per anni situazioni analoghe a chi deve far ancora ingresso nella scuola pubblica.
Per esempio, in Emilia Romagna, come riferito dall’ANSA qualche giorno fa, molti docenti hanno rinunciato alla cattedra di ruolo piuttosto che ritrovarsi a chilometri di distanza da casa, alle prese con alloggi costosissimi e spese di viaggio ormai insostenibili con qualsiasi vettore si prenda in considerazione. Sicuramente la situazione non è tanto diversa nelle altre regioni del Centro Nord.
Il CNDDU chiede al Ministro dell’Istruzione del Merito, prof. Giuseppe Valditara, di intervenire al più presto onde avviare un piano di rientro graduale per il personale di tale classe di concorso bloccata da quasi dieci anni. Proponiamo l’istituzione di bonus pari a 900 euro trimestrali utilizzabili per l’affitto dell’alloggio / spese di viaggio per ricongiungimento familiare.
Il rischio povertà del personale in questione è imminente e occorrono al più presto misure atte a scongiurare una simile eventualità.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU