Gesap: lavoratori al limite, infrastruttura regge ma rischio qualità servizi
Palermo – “Accetteremo venti voli ex Catania per oggi, e nessuno da venerdì a domenica”. Lo dice l’accountable manager e direttore generale di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo, Natale Chieppa, che in questi giorni ha coordinato le operazioni dovute all’eccezionale ondata di voli aggiuntivi arrivati nello scalo di Palermo per via del blocco dell’operatività all’aeroporto di Catania, dopo l’incendio che si è sviluppato nel terminal di Fontanarossa.
“L’infrastruttura sta reggendo – dice Chieppa – ma per un aeroporto come Palermo che ha già di suo una crescita del 15% di traffico, il rischio è compromettere la qualità dei servizi, anche perché alcuni operatori aeroportuali stanno riscontrando difficoltà per via dell’enorme traffico e per le procedure scorrette di alcune compagnie che hanno inviato voli a Palermo senza preavviso. Siamo in continuo contatto con Enav, Enac e Assoclearance, con tutte le compagnie – conclude Chieppa – e abbiamo già comunicato che oggi, accetteremo al massimo venti voli ex Catania, mentre da venerdì fino a domenica non ci sarà spazio per nessun volo oltre ai nostri”.
Nei giorni scorsi, l’aeroporto di Palermo ha fatto atterrare fin oltre 45 voli, compresi i 330-200 di ITA con 250 persone a bordo.
“Questa emergenza richiede un supplemento di lavoro e di responsabilità da parte di tutti – dice Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap – L’aeroporto di Palermo sta reggendo bene all’aumento dei voli dovuto al blocco delle attività di Catania, ma limiteremo l’afflusso di traffico aereo, essendo già molto oltre il limite di capienza, anche per il ritardo nei lavori, che comunque vanno avanti spediti. In questi giorni di emergenza, il personale, a cui va il nostro apprezzamento, con grande fatica e stress sta fronteggiando con tutte le forze un momento eccezionale e delicato, con punte di 45 voli (90 movimenti) in più al giorno rispetto alla programmazione prevista nello scalo palermitano, già notevole per il periodo”.