Monreale (PA) – Sapri attende l’arrivo di Mannino e Sardisco: Promotori dell’evento il Rotary Club.
«Fervono i preparativi a Sapri per l’arrivo in città di Nicolò Mannino, Salvatore Sardisco e non è esclusa la preziosa presenza del segretario della sede di presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale Helga Guardì, Vincenzo D’Ambrosio, neo presidente dei Rotary Club da anni impegnato a favore di una cultura perla vita nel territorio di Sapri a due passi da Maratea dove un Cristo solenne apre le braccia alla bellezza e alla gioia di vivere, è felice di aver coordinato con il Parlamento della Legalità Internazionale, un evento di ampio respiro richiamante l’anniversario del sacrificio del giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta. “Siamo felici e pronti ad accogliere con affetto lo staff di Presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale a Sapri – dice Vincenzo D’Ambrosio – e ci stiamo preparando come i nostri amici e graditi ospiti meritano. Il 19 luglio sarà per noi una data in cui sigleremo un forte impegno culturale in difesa dei veri valori della vita e l’adesione al progetto formativo culturale “Ricercatori dell’Alba”. E così mercoledì 19 luglio nella villa antistante al mare di Sapri un inno alla vita sarà udito da tanti e molti – tra questi sindaci, uomini delle forze dell’ordine, personalità del mondo ecclesiale e del volontariato, del settore scuola e società civile – porteranno il ricordo a trentuno anni fa quando un giudice che andava a trovare la madre trovò il tritolo della morte. “Veniamo come amici e testimoni di una cultura di speranza – dicono dal Parlamento della Legalità Internazionale – per condividere un cammino di fraternità a favore di una pace che parta prima dal cuore e poi arrivi nell’azione quotidiana. A Sapri ricorderemo Paolo Borsellino e gli agenti di scorta morti con lui per adempiere un dovere, ma ovviamente il nostro pensiero andrà a quanti hanno fame di giustizia, di verità e chiedono un mondo più umano e più vero”».
Ph. da sinistra, Helga Guardì, Salvatore Sardisco e Nicolo’ Mannino.
Giuseppe Longo