Modica (Rg) – “Sono sempre più numerose le segnalazioni di mancata fornitura dell’acqua in diverse aree del Modicano, che stanno creando grosse difficoltà non solo ai residenti delle contrade, ma anche agli imprenditori agricoli che nelle periferie hanno le proprie aziende. Disservizi idrici che sono causati dalla ripetuta interruzione del flusso proveniente dalla diga di S. Rosalia, il cui potabilizzatore e la cui rete sono gestiti dal Consorzio di Bonifica di Ragusa”. Lo evidenzia la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo che, dopo avere ricevuto numerose istanze dalle varie parti interessate, oltre che dagli attivisti del Movimento 5 Stelle di Modica, e visto il perdurare di una situazione che, con l’avvicinarsi della stagione estiva, non sembra destinata certamente a migliorare, ha presentato un’interrogazione che la vede prima firmataria, rivolta alla giunta regionale.
“È a dir poco inammissibile – rileva – che un disservizio di così grave impatto per la popolazione, inficiante per la comunità, in modo particolare a ridosso dei mesi caldi della stagione estiva, avvenga senza un tempestivo preavviso da parte del Consorzio di Bonifica, che gestisce l’impianto di potabilizzazione della diga. Tra l’altro sembra che le cause siano tutte da attribuire alla scarsa manutenzione delle condutture e nella mancata potabilizzazione dell’acqua da distribuire, oltre che come effetto del licenziamento di parte del personale specializzato. In numerosissime occasioni, inoltre, gli utenti, che sono costretti da mesi a ricorrere alle autobotti con conseguenti costi a proprio carico, hanno segnalato la problematica agli uffici preposti senza tuttavia ricevere alcuna risposta. E siamo anche a fianco degli operai ai quali erroneamente in queste settimane è stata addebitata la responsabilità di tale disservizio e che invece stanno continuando a lavorare, con grande spirito di responsabilità e sacrificio, nonostante le grandi difficoltà sia di ordine economico e retributivo che di mancanza di attrezzature idonee. A poco serve, quindi, l’intervento della sindaca di Modica che precisa soltanto come ogni spesa che il Comune dovrà sostenere per il servizio straordinario di approvvigionamento tramite autobotti verrà addebitata al Consorzio di Bonifica, e che, in via eccezionale, in questi giorni il Comune si sostituirà al Consorzio, limitatamente, comunque, a una piccola parte delle utenze coinvolte. D’altronde anche questa rassicurazione che il Comune si rivarrà sul Consorzio appare alquanto teorica, vista la situazione economico-finanziaria dell’Ente regionale stesso che, come sanno tutti, non riesce nemmeno a trovare le risorse necessarie per la manutenzione, per le ordinarie retribuzioni e per il mantenimento in attività del personale”.
Ancora più paradossali appaiono le dichiarazioni rilasciate dal deputato Ignazio Abbate in merito all’ipotetico passaggio, addirittura, dato per immediato, della gestione del servizio idrico attualmente di competenza del Consorzio di Bonifica alla Iblea Acque. “È necessario e doveroso – spiega la deputata Stefania Campo – che chi amministra una città e chi svolge ruoli di rappresentanza politica parlamentare non confonda le idee ai cittadini e non divulghi informazioni non corrispondenti ai fatti e alla realtà. La Iblea Acque e il Consorzio di Bonifica, difatti, almeno per un altro semestre non saranno in grado di concretizzare alcun ipotetico passaggio di gestione del ‘sistema della diga’. La Iblea Acque è nata per la gestione del servizio idrico di competenza dei 12 Comuni iblei mentre gli impianti del Consorzio sono di esclusiva competenza regionale. Le dichiarazioni di Abbate appaiono, pertanto, prive di fondamento politico. Abbiamo l’impressione che il deputato modicano abbia, altresì, l’intenzione di evitare frizioni con la maggioranza di centrodestra e del governo Schifani, di cui è parte pienamente integrante, e si sia messo alla ricerca solo di soluzioni temporanee e del tutto palliative. Spingendosi fino all’improbabile tentativo di ridurre la problematica ad un mero ritardo nel trasferimento di competenze fra un ente ed un altro. Ebbene, non è per nulla così, anzi. Le responsabilità dei disservizi e della disastrosa gestione va ricercata in capo ai governi regionali che si sono succeduti in questi ultimi venti anni. È la Regione che deve assumersi la responsabilità di quanto sta avvenendo in territorio modicano e non solo, ed è il presidente Schifani, e la sua maggioranza, Abbate compreso, che devono lavorare per scongiurare che questa crisi idrica assuma contorni ancora più disastrosi durante i mesi estivi. Allo stesso tempo devono essere accertate le cause e le responsabilità di tale disservizio che deve essere risolto definitivamente prima possibile. A tal proposito, oltre alla presentazione di una articolata interrogazione, ci confronteremo con la dirigenza del Consorzio di Bonifica e chiederemo uno specifico intervento al prefetto di Ragusa. La situazione si sta dimostrando troppo grave per essere lasciata nelle mani di chi in realtà finora non ha fatto nulla di concreto e trasparente”.