Anastasio: «Ci siamo occupati dei gatti di Comuni che non hanno né un presidio sanitario né convenzioni, ma abbiamo risposto anche alle urgenze del territorio della città di Palermo»
Palermo – Si è conclusa la campagna di sterilizzazione dei gatti di Palermo e provincia dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
Tra aprile e i primi di giugno sono stati sterilizzati 35 femmine e 10 maschi grazie al fondo stanziato dall’associazione, pari a 3 mila euro. Gli interventi sono stati svolti in uno degli ambulatori di fiducia dei volontari che ha accolto la richiesta offrendo una spesa contenuta.
«Questo traguardo è stato possibile grazie allo stanziamento dei fondi da parte dell’Oipa Italia, a veterinari sensibili al tema del randagismo e dell’abbandono e all’impegno costante dei volontari e di chi ha a cuore il benessere dei gatti nell’impellente necessità di arginare il fenomeno del randagismo, fuori controllo nel territorio siciliano», spiega la delegata dell’Oipa di Palermo e provincia, Veronica Anastasio. «Purtroppo alcuni Comuni del palermitano non sono convenzionati con il canile municipale, che consente di usufruire di sterilizzazioni gratuite, quindi i referenti delle colonie feline ci hanno chiesto un aiuto per affrontare le spese per le sterilizzazioni e la nostra associazione ha prontamente risposto».
A Palermo a volte i tempi di attesa per una sterilizzazione in canile sono molto lunghi poiché il numero d’interventi da pianificare è alto, e il più delle volte nelle colonie feline non ci si può permettere di aspettare mesi ma, al contrario, bisogna intervenire tempestivamente per scongiurare la messa al mondo di cucciolate a rischio di malattie, morti, abbandoni.
«Ci siamo occupati dei gatti di Comuni che non hanno né un presidio sanitario né convenzioni, ma abbiamo risposto anche alle urgenze del territorio della città di Palermo», continua Veronica Anastasio. «Si tratta di un contributo importante, in attesa d’interventi rilevanti e delle necessarie azioni delle istituzioni competenti dei Comuni della provincia di Palermo ancora privi di convenzioni».