Sollecitati gli interventi per l’Ic Sciascia dello Zen e l’attivazione di un tavolo permanente per monitorare le criticità degli edifici scolastici
Palermo – I lavori di ristrutturazione per la scuola Leonardo Sciascia allo Zen, gli impianti di riscaldamento che non funzionano in parecchi edifici scolastici, una programmazione degli interventi da avviare prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.
Sono stati alcuni argomenti trattati nell’incontro “cordiale e approfondito” che si è svolto presso i locali del Polo tecnico dell’edilizia scolastica del Comune di Palermo di via Ausonia, tra la delegazione di Cgil Palermo, Cgil Zen e Flc Cgil Palermo, l’assessore alla pubblica istruzione Aristide Tamajo e i tecnici dell’edilizia scolastica.
Al centro, la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici e in particolare i fondi ancora non utilizzati e previsti per la ristrutturazione dell’IC Sciascia del quartiere Zen, questione sollecitata in una lettera inviata a Tamajo da Cgil, Flc, Fillea, Fp e Cgil Zen.
“E’ stato un importante momento di confronto – dichiarano la segretaria Cgil Palermo Laura Di Martino, il segretario Flc Cgil Palermo Fabio Cirino e il responsabile della Camera del Lavoro dello Zen Vincenzo Monte – L’assessore ha elencato gli interventi finora attivati dopo il suo insediamento, circa 3,9 milioni di euro già assegnati alle scuole per la manutenzione anche straordinaria. E ci ha prospettato un accordo quadro in fase di definizione, con lo stanziamento di 2 milioni di euro per le scuole di Palermo nord, e 2 milioni per gli edifici di Palermo sud, destinati rispettivamente 1 milione per la progettazione e 1 milione per le richieste di pronto intervento attraverso l’istituzione di un call center. Il servizio, da istituire, servirà a rispondere alle richieste e a inviare le squadre di lavoro”.
Altri fondi sono destinati alla creazione di sei nuovi asili e alla riqualificazione e ristrutturazione di altre otto istituzioni scolastiche. E’ prevista ancora la creazione di tre mense e di palestre con fondi del Pnrr e Por.
“L’assessore infine ha garantito che entro i mesi invernali saranno superate tutte le criticità relative agli impianti di riscaldamento in tutte le scuole – aggiungono Di Martino, Cirino e Monte – Abbiamo posto il problema della responsabilità dei lavori di natura straordinaria, chiedendo espressamente di perfezionare l’eventuale affidamento degli stessi ai dirigenti scolastici attraverso intese e atti convenzionali scritti, che prevedano l’accettazione formale da parte di quest’ultimi”.
Punto dolente, e purtroppo ancora irrisolto, rimane la vicenda relativa ai fondi ex Gescal previsti e destinati alla ristrutturazione dell’IC Sciascia di Palermo. “L’assessore e i tecnici hanno comunicato un formale intervento del sindaco Lagalla, che ha avuto la conferma, da parte della Regione Siciliana, dei fondi a disposizione e di sette progetti, tra cui quelli per l’IC Sciascia. L’ufficio tecnico comunale ha operato una previsione dei fondi utili per la revisione dei progetti, stimando un aumento di risorse di circa il 30 per cento in più. Ma non si conoscono ancora tempi e il cronoprogramma di questi interventi e l’avvio procedurale da parte della Regione Siciliana”.
Cgil, e Flc hanno chiesto pertanto l’attivazione di un tavolo di lavoro permanente, per monitorare le condizioni degli edifici scolastici e le richieste di intervento da parte delle scuole. E per l’utilizzo delle risorse disponibili assegnate e da assegnare, compresi i fondi del Pnrr.
“Rimarremo vigili, in particolare per la vicenda che riguarda nel dettaglio i fondi dell’Ic Sciascia di Palermo e in generale per ciò che attiene la programmazione e gli interventi straordinari necessari per tutte le istituzioni scolastiche di Palermo – aggiungono Di Martino, Cirino e Monte – Porteremo la discussione anche a livello regionale, siamo convinti che un continuo confronto e una costante attenzione in materia possa portare ad affrontare le problematiche in tempi opportuni e non sempre in emergenza. Il ripristino dell’efficienza dei locali scolastici è anche una necessità delle istituzioni, al fine di recuperare un rapporto di fiducia con i cittadini, dello Zen e dei territori più marginalizzati in particolare”.