Palermo – L’Ars? Non solo immobile per colpa di Schifani, ha pure bandito la trasparenza che poco alla volta avevamo portato dentro al palazzo dei Normanni: le dirette streaming delle commissioni sono sparite e anche la pubblicazione delle presenze dei deputati in aula lascia molto spazio alla fantasia, visto che non vengono aggiornate da tempo (l’ultima pubblicazione risale a dicembre). Bisogna invertire la rotta, ho scritto al presidente Galvagno e sono in attesa della sua risposta. Ho sollecitato pure la presenza della stampa a sala d’Ercole”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca.
“Uno dei nostro obiettivi irrinunciabili, sin dal 2012 quando siamo entrati a Sala d’Ercole – dice Antonio De Luca – è sempre stato quello di fare dell’Ars una casa di vetro e in gran parte ci eravamo riusciti. La dirette streaming delle commissioni poco alla volta stavano diventando la prassi, abbiamo anche ottenuto la pubblicazione delle presenze dei deputati, sperando che questo fungesse da deterrente alle assenze ripetute, anche se il meccanismo delle presenze automatiche, che considera presenti d’ufficio tanti deputati, come i capigruppo, i presidenti delle commissioni e i membri del consiglio di presidenza, di fatto falsifica parecchio l’elenco. Per questo chiederemo le opportune modifiche, oltre alla puntuale pubblicazione dell’elenco”.
“Della retromarcia sulla trasparenza – precisa De Luca – Galvagno non ha colpe, in quanto lo stop alle dirette streaming è avvenuto nella scorsa legislatura. E’ stato ottenuto gradualmente, complicando notevolmente il meccanismo del via libera alle dirette. Sono pertanto fiducioso nella risposta di Galvagno, cui ho sollecitato anche la presenza dei giornalisti dentro sala’ d’Ercole. È assurdo infatti che i professionisti dell’informazione che vengono personalmente all’Ars debbano poi seguire le sedute d’aula da un monitor, quando le cose più interessanti spesso accadono lontano dall’occhio delle telecamere che, tra l’altro, quando la discussione si fa incandescente, spesso e volentieri vengono pure spente”.
“Sulla paralisi dell’Ars – conclude il capogruppo Cinquestelle – ho già espresso il mio pensiero. Se da palazzo d’Orleans non arrivano disegni di legge, in aula restano solo le risposte alle interrogazioni, sempre che gli assessori non si facciano trovare impreparati, come spesso è accaduto”.