Palermo – “E’ evidente che bisogna ristabilire un rapporto di fiducia tra le istituzioni e il territorio, recuperando l’immagine della scuola affinché venga vista come una risorsa e un presidio del territorio e non come un corpo estraneo”.
Ad affermarlo sono Laura D’ Martino, segretaria Cgil Palermo, Fabio Cirino, segretario generale della Flc Cgil Palermo e il responsabile della Camera del Lavoro dello Zen Vincenzo Monte, dopo il doppio atto vandalico che ha danneggiato le porte della scuola Falcone allo Zen e riferendosi alla recente operazioni che il 21 aprile scorso ha riguardato la scuola, con gli arresti dei dirigenti Lo Verde e Agosta.
“Esprimiamo la nostra solidarietà al dirigente scolastico che da un mese è alla guida della scuola e a tutta la comunità scolastica – aggiungono Di Martino, Cirino e Monte – Atti come questo rendono ancora meno sicuro il plesso scolastico sia per l’utenza che per chi ci lavora con l’ulteriore riduzione di spai scolastici a disposizione. Il problema sicurezza esiste e chiediamo che l’impianto di video sorveglianza della scuola venga al più presto riattivato. Ma bisogna recuperare le relazioni tra territorio e istituzioni e far comprendere alle persone che il rapporto non può essere di ostilità ma va costruito insieme per la crescita del quartiere”.
Il 19 maggio alle 10 Cgil Palermo, Flc Cgil, Fp Cgil, Fillea Cgil e Cgil Zen, sono stati convocati dall’assessore alla Pubblica Istruzione Aristide Tamajo. Le sigle avevano inviato all’assessore la richiesta urgente di incontro il 31 marzo scorso, dopo un’assemblea svolta in un’altra scuola dello Zen, la Sciascia, per discutere delle gravi condizioni di disagio in cui versano da anni i due plessi dell’istituto scolastico.