Foti: “Importante adesso un accordo tra Italtel e Selikab con la nuova proprietà per mantenere attive le realtà produttive nel sito”
Palermo – La firma per l’acquisizione del complesso industriale “Marisa Bellisario” di Carini da parte della Hightel Towers, presieduta dal manager Gaetano Buglisi.
Un passaggio atteso dai sindacati, che nei giorni scorsi hanno esternato le loro preoccupazioni per la situazione di crisi in cui versa la storica azienda e la procedura di licenziamento avviata per 123 lavoratori, di cui 19 dell’area industriale di Carini.
Nei giorni scorsi la Fiom Palermo ha avuto un incontro a Roma con l’imprenditore, congiuntamente alle Rsu Italtel Fiom Filippo Lupo e Carmelo Calò di Selikab.
All’interno dello stabilimento di Carini lavorano circa 300 persone, dipendenti di Italtel, che si occupano di software e servizi innovativi di progettazione e ingegneria delle reti, e di Selikab, altra realtà di punta che si occupa della produzione e fornitura di schede elettroniche per automotive.
“La Fiom – aggiungono Foti, Lupo e Calò – ha avuto rassicurazioni da parte dell’imprenditore che le due realtà produttive potranno rimanere attive all’interno del comprensorio, con le modalità che saranno stabilite successivamente con Italtel e Selikab”.
“E’ fondamentale adesso – prosegue la Fiom Palermo – che sia la proprietà di Selikab che quella di Italtel trovino un accordo col nuovo proprietario per rimanere nel comprensorio e per garantire così continuità occupazionale e produttiva a tutti i lavoratori delle due realtà produttive. E’ importante per queste due realtà rimanere nell’area industriale perché Carini rientra nelle famose Zes”.
Il progetto della Hightel Towers prevede la riconversione del comprensorio industriale in un polo logistico e produttivo focalizzato sulle telecomunicazioni e sulla mobilità sostenibile.