Bruxelles – La Commissione ha aperto la prima fase di una consultazione delle parti sociali europee su un’eventuale revisione della direttiva sui comitati aziendali europei. Tale consultazione fa seguito alla risoluzione di iniziativa legislativa adottata dal Parlamento europeo nel febbraio 2023, in cui si esorta alla revisione della direttiva. In linea con gli orientamenti politici della Presidente von der Leyen, la Commissione si è impegnata a dare seguito alle risoluzioni di questo tenore presentando proposte legislative nel pieno rispetto dei principi di proporzionalità, sussidiarietà e dell’idea di “legiferare meglio”.
I comitati aziendali europei promuovono una comprensione condivisa delle sfide transnazionali cui devono far fronte le grandi imprese multinazionali e il coinvolgimento dei lavoratori nel processo decisionale, con l’obiettivo di scambiarsi pareri su possibili soluzioni, facilitarne l’attuazione e aumentare l’impatto delle scelte strategiche effettuate dal datore di lavoro. La direttiva sui comitati aziendali europei stabilisce una procedura per istituire organi di informazione e consultazione tra la direzione e rappresentanti dei lavoratori nelle imprese con più di 1 000 dipendenti che operano in almeno due Stati membri.
La valutazione della direttiva effettuata dalla Commissione nel 2018 ha rilevato che i comitati aziendali europei rimangono importanti per garantire e organizzare il dialogo sociale transnazionale nelle imprese multinazionali, offrendo nel contempo agli Stati membri la flessibilità necessaria per adattare tale dialogo ai rispettivi sistemi nazionali. La valutazione ha però rilevato anche alcune carenze, ad esempio in relazione al processo consultivo dei comitati e ai mezzi di cui dispongono i rappresentanti per far valere i loro diritti. Il Parlamento europeo ha inoltre esortato la Commissione a rivedere la direttiva nel senso di rafforzare i comitati e la loro capacità di operare, oltre ad aumentarne il numero, tenendo conto nel contempo dei diversi sistemi di relazioni industriali degli Stati membri.
In considerazione di tutto ciò, la prima fase della consultazione delle parti sociali, aperta, raccoglierà le opinioni delle parti sociali europee in merito alla necessità di un’eventuale azione dell’UE per migliorare la direttiva sui comitati aziendali europei e alla direzione da imprimere a tale revisione. La consultazione resterà aperta per sei settimane.
Contesto
L’ottavo principio del pilastro europeo dei diritti sociali sottolinea l’importanza del dialogo sociale e del coinvolgimento dei lavoratori. I comitati aziendali europei sono uno strumento fondamentale per far partecipare i lavoratori alle decisioni transnazionali delle imprese multinazionali che li riguardano. Sono istituiti su richiesta dei dipendenti e possono emettere pareri non vincolanti indirizzati alla direzione su questioni transnazionali pertinenti.
La direttiva sui comitati aziendali europei impone agli Stati membri di stabilire procedure amministrative e giudiziarie adeguate per l’istituzione e il funzionamento dei comitati aziendali europei. Ogni anno vengono creati circa 20 nuovi comitati aziendali; comitati attivi sono presenti in circa 1 000 imprese, vale a dire circa la metà di tutte le imprese potenzialmente interessate.
La Commissione raccoglie le opinioni delle parti in linea con l’articolo 154, paragrafo 2, TFUE che prevede una consultazione in due fasi delle parti sociali europee in merito a proposte nel settore della politica sociale sulla base dell’articolo 153 TFUE. Le parti sociali possono decidere di avviare negoziati tra di loro dopo la prima o la seconda fase della consultazione.