Roma – Nel decennale della sua scomparsa, Roma omaggia il grande pianista, compositore e direttore d’orchestra con la mostra “Armando Trovajoli. Una leggenda in musica”, dall’11 marzo al 14 maggio 2023 al Museo di Roma in Trastevere.
Riportiamo i saluti di Sophia Loren, nel decennale della scomparsa del compositore Armando Trovajoli (2013 – 2023).
«Ho voluto molto bene ad Armando Trovajoli. L’ho apprezzato sia come musicista che ha scandito con le sue note i momenti più belli della mia carriera, cioè film come La Ciociara, Ieri oggi e domani, Matrimonio all’italiana, Una giornata particolare, sia come uomo accogliente, allegro e schivo malgrado il successo che ho avuto il piacere di frequentare in privato con l’amatissima moglie Mariapaola nella loro bella casa dell’Olgiata in cui tutto parlava di musica. È stato un incontro importante, quello con il maestro. Probabilmente ci incrociammo per la prima volta nel 1954, durante le riprese di Due notti con Cleopatra. Ma fu grazie a La donna del fiume che, più avanti nello stesso anno, imparammo a conoscerci e stimarci a vicenda: in quel film diretto da Mario Soldati io cantavo e ballavo il Mambo Bacan da lui composto.
Da giovane infatti cantavo in casa come mia madre Romilda, pianista diplomata al Conservatorio, e mia sorella Maria. Ma non avevo il coraggio di farlo in pubblico perché la mia voce non era abbastanza “educata” e non conoscevo i segreti del mestiere. Ebbene, Armando mi regalò tanti consigli preziosi per diventare più sicura senza essere costretta a perdere la naturalezza. E, soprattutto, mi regalò una canzone immortale: Che m’è ‘mparato a fa’ sui versi di Dino Verde. Fu un autentico trionfo. Dopo l’Oscar che avevo vinto nel 1962 per La Ciociara, proprio questo brano mi aiutò a farmi conoscere in America. Un altro ricordo per me indelebile è la colonna sonora scritta dal maestro nel 1977 per Una giornata particolare, il capolavoro di Ettore Scola che interpretai accanto a Marcello Mastroianni: struggente come la storia dei due protagonisti, ambientata nel 1938 durante la visita di Hitler a Roma, quella musica rinsaldò il rapporto di collaborazione tra Armando ed Ettore, destinato a continuare su altri set mettendo immancabilmente d’accordo il pubblico con la critica.
Trovajoli è stato un musicista straordinario che ha sempre saputo mescolare la modernità con la tradizione. Impossibile dimenticare i brani da lui composti per le fortunate commedie musicali di Garinei & Giovannini, le oltre 300 colonne sonore scritte per il cinema, l’amore per il jazz e per Bach che avevano formato il suo immenso, poliedrico talento. Devo moltissimo al mio amico Armando. E oggi che Roma dedica una bellissima mostra alla sua carriera, mi piace ricordarlo anche nei momenti più simpatici della nostra amicizia: quando osservavo ammirata le sue belle mani correre sui tasti del pianoforte, quando puntualissimi ci facevamo gli auguri di Natale e magari lui mi diceva al telefono “Aggiungi un posto a tavola” parafrasando la sua commedia di successo, e io rispondevo “…che c’è un amico in più!”. Armando se n’è andato nel 2013 portandosi via un pezzo della mia bella favola e io ho provato un grande dolore. Oggi mi piace ricordare la sua riservatezza, era un uomo di poche parole, la sua mancanza assoluta di esibizionismo, cosa rara nello spettacolo, il disincanto tutto romano. Insieme abbiamo attraversato il cinema, parlato di musica, riso come ragazzini. Non lo dimenticherò mai. E gli dico ancora grazie». Sophia Loren.
Giuseppe Longo