Centrodestra: Lo Curto (LEGA), spaccature centrodestra risentono del “casO Grillo”

Marsala (Trapani) – “Ancora una volta vale la pena di sottolineare che il centrodestra non è unito a Marsala, città nella quale il sindaco Massimo Grillo ha rotto ogni schema per abdicare ad una gestione personale e familistica del Comune. Va ricordato che Grillo ricopre tale ruolo solo per il determinante effetto di trascinamento delle liste che lo hanno sostenuto. Queste liste tutte espressioni dei partiti di centrodestra erano rappresentate, come da impegni concordati con lo stesso sindaco, da una squadra di assessori che definivano la compagine amministrativa designata per governare la Città. Dopo i primi mesi di apparente sodalizio sono iniziate le manovre di Grillo per disancorare la propria azione amministrativa dalla politica ed è per questo motivo che si sono verificate le prime epurazioni. Il primo ad essere stato messo alla porta senza alcuna motivazione e spiegazione è Michele Gandolfo assessore allo sport, successivamente è la volta di Antonella Coppola invitata a dimettersi e a suo tempo indicata dalla lista “Noi Marsalesi/Leali per Marsala”. Entrambi sono stati rimpiazzati con assessori scelti da Grillo e attribuiti all’MPA (Giacomo Tumbarello) e alla lista Liberi (Valentina Piraino).  Dopo le regionali nelle quali Grillo si lancia nella incomprensibile  scelta di candidare il presidente del Consilgio comunale Enzo Sturiano, con il risultato di certificare il suo fallimento e quello dei suoi sodali assessori e consiglieri comunali, parte la “fase 2” della sua iperuranica strategia che spaccia per rilancio dell’azione amministrativa l’altrettanto incomprensibile disegno di far fuori la sua coalizione. Ancora attendiamo che Grillo dica quali “irricevibili proposte” avrebbe formulato la sottoscritta che ha riconfermato solo ed esclusivamente Oreste Alagna che, ci tengo a precisare, non ha brillato proprio per colpa di Grillo che ha stoppato ogni sua iniziativa e proposta e resa incerta la sua azione amministrativa. Il risultati di questa “fase 2” conclusasi dopo lunghi mesi di trattative è sotto gli occhi di tutti. Grillo ha nominato amici di famiglia e semplici suoi sostenitori tradendo i suoi alleati ed anche i cittadini marsalesi che solo spinti da noi e dai nostri candidati gli hanno accordato fiducia. L’unica eccezione nel quadro di un Centrodestra fatto fuori senza ritegno e soprattutto senza logica politica è costituita da FDI che nomina Ignazio Bilardello in giunta. Un’anomalia sottolineata a più voci da tutti noi che a Marsala abbiamo fatto le liste per Grillo e che lo stesso Maurizio Miceli, coordinatore di FDI e oggi candidato a sindaco a Trapani, avverte come pericolosa per la composizione del centrodestra a Trapani. Al riguardo mi preme sottolineare la stranezza dell’appello che Miceli rivolge a Grillo di nominare un assessore in quota MPA. Innanzitutto perché il centrodestra è composto da tutti i partiti che hanno sostenuto Grillo e poi perché  tutti  abbiamo in più occasioni ribadito la nostra distanza da Grillo e la nostra indisponibilità a sostenerne l’azione di governo. Da ultimo proprio per fugare ogni ambiguità è stato proprio Antonio Vinci a rimarcare  il suo disinteresse a rappresentare l’MPA nella giunta Grillo. In ogni pubblica circostanza personalmente ho detto che mai più avrei sostenuto Grillo e questa posizione resterà invariata perché detesto i traditori e ormai per me Grillo si configura come tale. Tra l’altro Grillo come è ben noto a tutti ha già infilato un piede in Azione proiettandovi dentro il suo capogruppo in Consiglio comunale Vito Milazzo. Miceli quindi prenda atto che nessun partito del centrodestra a Marsala manifesta disponibilità a condividere l’azione di governo del sindaco. Prenda atto altresì  che FDI che è il partito della Premier ha tutto da perder stando in giunta con Grillo che è solo uno dei tanti voltagabbana che si aggirano di qua e di là, senza identità, senza più storia e soprattutto senza futuro. Grillo ha fatto fuori tutti perché è un campione di diffidenza e temendo tutti   si è chiuso nel recinto del suo cerchio magico senza comprendere che la sua vera forza era nell’essere il  leader della sua maggioranza che doveva entusiasmare con la sua intraprendenza, con coraggio e determinazione, dando spazio, fiducia e autonomia agli assessori e facendosi aiutare dai partiti a Palermo e a Roma. Purtroppo Grillo ha confinato Marsala nell’isolamento di una fantapolitica cortigiana e familistica condannando la nostra Città al declino. Non tutti i figli d’arte riescono a diventare degni successori dei propri padri e forse è proprio questo che i marsalesi  non perdonano a Grillo oltre al fatto che non si vive solo di politica. Tornando a Miceli, per quel che posso mi adopererò perché possa diventare il sindaco di Trapani e con l’auspicio che vengano superate tutte le criticità che ancora frenano l’unità del centrodestra. Invito Miceli a non esitare ad abbandonare Grillo al destino che si è scelto e ad impegnarsi a rendere sempre più coerente il quadro politico che governa l’Italia e che governa la Sicilia. Un quadro non più componibile a Marsala ma che certamente guiderà il corso politico del dopo Grillo anche a Marsala”. Lo afferma Eleonora Lo Curto di Lega-Prima l’Italia, già deputata regionale ed europea.

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