Precari Covid, Csa-Cisal: “Asp Palermo fermi il concorso e stabilizzi i 53 programmatori”

Palermo – “Il concorso dell’Asp di Palermo per assumere
53 programmatori non solo potrebbe rivelarsi uno spreco di denaro
pubblico, ma rischia di generare contenziosi legali con gli
altrettanti programmatori assunti a tempo determinato durante
l’emergenza Covid e che hanno diritto alla stabilizzazione: chiediamo
al Governo regionale di fermare subito la procedura”. Lo dice Giuseppe
Badagliacca del Csa-Cisal in una lettera inviata al presidente della
Regione Siciliana Renato Schifani, all’assessore regionale alla Salute
Giovanna Volo, al presidente e ai vicepresidenti della Sesta
commissione parlamentare Ars Giuseppe Laccoto, Calogero Leanza e
Carmelo Pace, al dirigente del Dipartimento regionale per la
pianificazione strategica Salvatore Requirez e ai vertici dell’Asp di
Palermo.
“Si tratta di 53 programmatori assunti durante l’emergenza pandemica
mediante regolare procedura concorsuale – spiega Badagliacca – e che,
ai sensi del decreto Milleproroghe, hanno maturato il diritto alla
stabilizzazione dal momento che alla scadenza dei contratti, fissata
al prossimo 30 aprile, risulteranno in possesso dei 30 mesi di
servizio, di cui 18 per emergenza Covid; inoltre il loro numero
rientra perfettamente nel piano triennale dei fabbisogni di personale
2021/2023 dell’Asp di Palermo. Ci sono tutte le condizioni per la loro
assunzione in pianta stabile che valorizzerebbe la professionalità
acquisita, facendo peraltro risparmiare sulle spese del nuovo
concorso. Chiediamo al presidente Schifani un’immediata convocazione
per evitare possibili contenziosi legali che sarebbero dannosi per
tutti”.

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