Palermo – In occasione della ricorrenza di S. Giuseppe, la tradizione popolare nel territorio del capoluogo palermitano è adusa ad accendere cataste di legno accumulate nelle vie e nelle piazze, anche in prossimità di strutture pubbliche, con grave nocumento e pericolo per la pubblica e privata incolumità.
Tale pericolosa evenienza è stata affrontata per tempo in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ove si è ritenuto di intensificare l’attività di prevenzione, predisponendo accurati dispositivi di sicurezza, già da parecchi giorni attivi su tutto il territorio della città e della provincia, cui contribuiscono tutte le Forze dell’Ordine.
La Polizia di Stato, con personale in “abiti civili”, ha pertanto svolto, nei giorni precedenti, una capillare attività di monitoraggio, nelle piazze e nei luoghi di aggregazione di tutti i quartieri cittadini, atta ad individuare e segnalare accatastamenti di legno e suppellettili che hanno lasciato presupporre la successiva accensione di vampe, prestando una peculiare attenzione ai luoghi sensibili quali abitazioni civili, ospedali, parcheggi pubblici o privati ed ogni altro sito ritenuto a rischio. Sono state, inoltre, effettuate ispezioni preventive nei luoghi tradizionalmente votati all’accensione di vampe.
Il monitoraggio è arrivato anche dall’alto, infatti l’elicottero del IV Reparto Volo della Polizia di Stato ha sorvolato le aree ritenute più a rischio, assicurando alla sala operativa della Polizia di Stato un flusso di immagini costanti e, quindi, fornendo un attendibile focus sullo stato del fenomeno monitorato.
Nella giornata di ieri sono stati numerosissime le segnalazioni giunte presso la “Control Room”, allestita per la gestione dell’evento e che ha coordinato l’impiego del personale in servizio in relazione alle emergenti esigenze a tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica.
I quartieri maggiormente impegnati dall’accensione delle pire sono stati: Falsomiele, Zen 2, Brancaccio ed Oreto ed è nell’ambito degli interventi effettuati nelle suddette zone che si sono registrati, in maggior misura, episodi criminali, come sassaiole, da parte di numerosi soggetti in prevalenza minorenni, indirizzate alle forze di polizia e a tutto il personale impegnato nello sgombero delle cataste di legno e nello spegnimento delle stesse.
In alcuni di questi frangenti, ed in particolare nei quartieri Falsomiele e Zen, sono stati utilizzati lacrimogeni allo scopo di disperdere il folto gruppo di soggetti che minacciosamente, con spranghe e bastoni e con lancio di pietre, cercavano di impedire la rimozione delle cataste in legno.
Quattro sono stati i soggetti minorenni indagati in stato di libertà a cui si contestano a vario titolo i reati di resistenza, violenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento e lesioni personali, ed altri più gravi reati sono in corso di valutazione in seguito alla visione delle numerose immagini riprese dall’elicottero.
Due agenti di polizia ed un vigile del fuoco, attinti da sassaiole, sono stati medicati e refertati con prognosi di alcuni giorni.
Non si sono invece registrati, anche grazie alla cornice di sicurezza garantita dalle aliquote di polizia messe in campo, danni o fiamme a veicoli terzi e strutture abitative.
È in corso la visione delle immagini registrate dell’elicottero del IV Reparto Volo che ha monitorato la città sino al tramonto, riprendendo i gruppi di facinorosi per addivenire all’identificazione e loro successivo deferimento all’A.G.