Scadenza 1 aprile 2023
Palermo – L’Associazione Ditirammu. Canto e memorie popolari lancia il bando per la quarta edizione del Premio Piccirè, istituito in memoria di Vito Parrinello, fondatore dello storico Teatro Ditirammu, allo scopo di sostenere nuove idee, progetti e visioni di teatro per la rivalutazione e la fruizione delle memorie e delle tradizioni siciliane.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Associazione culturale e teatrale Carlo Magno, l’Associazione Piccirè e The Vito Records, è rivolta ad artisti, compagnie teatrali e soggetti impegnati in nuovi percorsi di ricerca, composti da un massimo di 4 partecipanti (registi, attori, drammaturghi, scenografi, musicisti, tecnici e qualunque altro ruolo). Autori e partecipanti al progetto a qualsiasi titolo devono avere compiuto 18 anni di età alla data di scadenza del bando.
Il tema scelto per la quarta edizione trae spunto dalla ricorrenza del centenario della nascita di Italo Calvino autore, tra l’altro, della celeberrima raccolta Fiabe Italiane nella quale sono presenti oltre 40 fiabe di tradizione orale siciliana, tra le 200 attinte dalle varie regioni italiane.
Il repertorio delle fiabe siciliane riadattate da Calvino sarà pertanto oggetto del presente bando.
Le Fiabe e le Leggende potranno essere rielaborate, rivisitate, riadattate purché rispecchino fedelmente la storia originale e l’identità della tradizione popolare siciliana. La proposta è destinata all’intrattenimento di ragazze/i e bambine/i e non deve contenere gesti né ipotesi di violenza.
È obbligatorio che all’interno dello spettacolo proposto siano presenti almeno un canto o una danza della Tradizione Popolare Siciliane o entrambi.
Verranno presi in considerazione i progetti originali e inediti destinati alla scena sul tema di “Fiabe e Leggende della Tradizione Popolare Siciliana”, che giungeranno entro e non oltre l’1 aprile 2023 compilando tutte le voci presenti al link https://teatroditirammu.it/bando-piccire-modulo-di-iscrizione/
Il Premio Piccirè, nato con lo scopo di istituire un osservatorio di nuovi approcci teatrali, ha rinsaldato già con le precedenti edizioni, il ruolo del Teatro Ditirammu come promotore di nuove istanze, occasione di censimento, dialogo e confronto per le giovani generazioni e non, attraverso la ricerca e le suggestioni che precedono la formalizzazione di un’idea progettuale innovativa e originale finalizzata ad essere portata in scena.
Una prima valutazione dei progetti pervenuti per tempo e completi in ogni parte richiesta, verrà eseguita dalla Commissioni Interna, composta dal Direttore Artistico e dal Direttore Musicale del Teatro Ditirammu, che terranno conto anche della congruità con le clausole tecniche e con le linee di indirizzo del Premio.
I concorrenti che avranno accesso alla seconda selezione saranno invitati a inoltrare all’indirizzo premiopiccire@teatroditirammu.it, attraverso un link Youtube, un trailer dello spettacolo di massimo 5 minuti per la seconda fase del Premio; termine ultimo 1 maggio 2023.
Per questa seconda fase a giudicare i progetti sarà la Giuria composta dal Direttore Artistico, dal Direttore Musicale, da esperti del settore e da ragazze/i e bambine/i.
La comunicazione delle proposte che accederanno alla finale sarà effettuata tramite mail il 15 maggio 2023.
La finale del Premio si svolgerà in forma pubblica negli spazi del Teatro Ditirammu ai Cantieri Culturali alla Zisa a Palermo il 24 giugno.
I finalisti presenteranno le loro proposte, nel tempo massimo di 20 minuti, a una Giuria composta da Direttore Artistico, Direttore Musicale, esperti e giovani. I progetti finalisti potranno essere perfezionati e rielaborati rispetto alle precedenti fasi di selezione, ma dovranno osservare la piena riconoscibilità degli stessi: non è ammesso presentare brani scenici difformi da quelli selezionati nella fase antecedente del Premio.
La partecipazione a tutte le fasi del Premio è a totale carico dei partecipanti.
Il Premio Piccirè 2023 è sostenuto e patrocinato dal Ministero della Cultura, dall’Assessorato regionale Turismo, Sport e Spettacolo e dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana.