Palermo – “Le preoccupazioni espresse nei mesi scorsi, afferma il coordinatore regionale Danilo Lo Giudice, circa la possibile chiusura del Centro Cardiologico Pediatrico Mediterraneo (CCPM), presso l’Ospedale San Vincenzo di Taormina si stanno concretizzando.
Avevamo già chiesto chiarimenti al Governo regionale riguardo la scadenza, il prossimo 31 luglio 2023, della convenzione stipulata in data 11/06/2010 tra l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e la Regione siciliana con la quale è stato istituito il Centro Cardiologico Pediatrico Mediterraneo (CCPM), presso l’Ospedale San Vincenzo di Taormina.
In questi mesi non solo non abbiamo ottenuto risposte, ma oggi arriva la conferma della reale volontà del Governo regionale rispetto al mantenimento dell’importante presidio a Taormina.
Si apprende infatti da notizie di stampa che la giunta regionale ha approvato la dotazione organica dell’ASP di Messina escludendo la cardiochirurgia di Taormina.
Se confermato, afferma Lo Giudice, sarebbe gravissimo. Un torto per il territorio, per i pazienti e per i professionisti che negli anni hanno fatto del CCPM di Taormina un polo sanitario di eccellenza e riferimento non soltanto per il Meridione d’Italia ma anche per altri Paesi in tutto il mondo.
In 10 anni, ricorda Lo Giudice, sono stati effettuati: 7.000 ricoveri, 5.000 interventi e più di 25mila assistenze ambulatoriali. Ad oggi è ufficialmente Centro di Eccellenza Europeo per l’utilizzo di supporti extracorporei come metodica “salvavita”. È il primo Dipartimento Medico-Chirurgico in Italia a ricevere un riconoscimento così prestigioso.
Lo scorso dicembre la Regione siciliana ha dato il via libera al bando per riportare la cardiochirurgia pediatrica presso l’ospedale Di Cristina di Palermo presso l’Azienda Arnas-Civico e in data 28 settembre 2022 è stato reso noto l’esito della gara: il servizio è stato aggiudicato dal Policlinico San Donato spa di Milano.
E sappiamo che il Piano ospedaliero regionale prevede una sola struttura di cardiochirurgia pediatrica nell’Isola.
Ci chiediamo però se il governo regionale abbia attentamente valutato l’inutile spreco dell’ingente somma di denaro pubblico necessario per smantellare e ricostruire qualcosa che già esiste e che funziona in maniera eccellente.
Pretendiamo risposte, certezze. Per il territorio, ma soprattutto per tutte quelle famiglie per le quali il CCPM di Taormina rappresenta un punto di riferimento”.