Catania – E’ stato spostato al prossimo 16 marzo il termine ultimo per la scadenza della procedura di licenziamento collettivo del personale di Pubbliservizi, società partecipata della Città metropolitana di Catania che giorno 31 marzo, salvo colpi di scena, dovrà chiudere i battenti per fallimento. Dieci giorni di “congelamento” per il procedimento previsto dalla legge, che il Centro per l’impiego ha voluto concedere durante la riunione che si è tenuta ieri a Palazzo della Regione, con la partecipazione dei tre curatori giudiziali dell’azienda, dei rappresentanti dell’ente metropolitano delegati dal commissario assente per motivi istituzionali e di tutti i sindacati costituiti all’interno della società. Sarà dunque una vera e propria corsa contro il tempo per fare arrivare una soluzione definitiva al tavolo riconvocato nella stessa sede per il 13 marzo e assicurare poi 48 ore di tempo al Tribunale civile di Catania, sezione fallimentare, per esprimersi sull’eventuale proposta che sarà avanzata oppure proseguire sulla strada intrapresa della risoluzione dei contratti dei 333 lavoratori ad oggi coinvolti. In questo brevissimo lasso di tempo, si dovrà quindi verificare se l’idea della creazione di una Azienda speciale, con tanto di atto costitutivo e statuto già approvati dal commissario, rimane percorribile alla luce del fatto che si attende il parere dei revisori dei conti di Città metropolitana che darà corso ad una richiesta di nomina, all’Assessorato regionale delle Autonomie locali, del necessario commissario ad acta con funzioni di Consiglio metropolitano per l’approvazione definitiva della delibera istitutiva. Fatto ciò, si procederà con l’atto notarile e gli adempimenti burocratici indispensabili alla creazione del nuovo soggetto che dovrà gestire i servizi dell’ente di area vasta. Un tour de force che preoccupa non poco il sindacato, il quale proprio la scorsa settimana aveva chiesto un incontro urgente al commissario di Città metropolitana per diradare alcuni dubbi sorti attorno i documenti istitutivi dell’Azienda speciale, come spiega il reggente della federazione provinciale Ugl Igiene ambientale Giuseppe D’Amico. “La convocazione richiesta nasceva proprio dall’intento di condividere un percorso comune, recuperando il tempo inutilmente perso fino ad ora. Forse questo fatidico incontro si terrà giovedì, a quattro giorni dalla risposta che si dovrà dare davanti al Centro per l’impiego, ma noi continuiamo ad essere disponibili in qualsiasi momento pur di anticipare le tappe e cercare di salvare per bene tutti i dipendenti interessati. Anche perchè, come immaginavamo noi della Ugl, gli ammortizzatori sociali non sono disponibili in questa casistica e l’unica soluzione è la cessione dei lavoratori al nuovo soggetto. Neanche la paventata ipotesi di distacco del personale dalla partecipata all’ente metropolitano, sentita in Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana, sembra essere percorribile considerato che senza proroga alcuna è previsto il fallimento di Pubbliservizi. Da parte nostra vogliamo ringraziare il Centro per l’impiego per avere compreso insieme ai curatori, la cui gestione è stata sin dall’inizio improntata su trasparenza e franchezza, l’esigenza del rinvio. Un grazie va anche a chi per la Città metropolitana ci ha messo la faccia ancora una volta e per questo – conclude D’Amico, non possiamo che rinnovare la fiducia ricordando che i lavoratori di Pubbliservizi sono un patrimonio dell’ente che deve essere tutelato attraverso il confronto con chi li rappresenta.”