Palermo – E’ stato un pomeriggio movimentato e pieno di insidie, quello di venerdì, per gli avventori di un bar di piazza Verdi. Al culmine di alcuni minuti di tensione, la Polizia di Stato ha tratto in arresto un palermitano che era andato in escandescenze, accusato dei reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento.
L’uomo, conosciuto dal titolare del bar per aggirarsi sovente in zona e chiedere monete, aveva proseguito sulla falsariga delle sue abituali richieste, stavolta indirizzate in modo sempre più insistente nei confronti degli avventori di un bar di piazza Massimo. L’ostinazione ha reso la richiesta fastidiosa e molesta nei confronti dei clienti tanto da consigliare al titolare dell’esercizio di intervenire per allontanare il questuante. Si è, in tal modo, innescata una spirale di offese, ingiurie e violenze portate dal palermitano che, subito dopo aver brandito una scatola di latta all’indirizzo dei presenti è giunto alle vie di fatto: si è procurato un cospicuo numero di bottiglie di vetro, attingendo dai cestini della zona e le ha lanciate sul bancone del bar, generando la comprensibile ed impaurita fuga dei tanti presenti.
Una pattuglia di poliziotti, in servizio di presidio del territorio nella zona di piazza Verdi, è stata attirata dal clamore degli eventi ed è intervenuta, dovendo a sua volta vincere la resistenza dell’uomo a recedere dalla sua censurabile condotta.
Solo con l’ausilio di una seconda pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, l’uomo è stato ridotto a più miti propositi e tratto in arresto.
Dovrà rispondere dei reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento, avendo arrecato danni al bancone del bar, stimati in circa 3000,00 euro.
L’arresto è stato convalidato dalla locale Autorità Giudiziaria.