Palermo – Cessa lo stato di agitazione proclamato dalla Fiom Palermo, e rientra anche lo sciopero, alla Sei Energia, l’azienda titolare degli appalti di manutenzione degli impianti idrico, elettrico e di condizionamento dell’Asp Palermo.
Dopo l’incontro di giovedì in Prefettura, con la convocazione delle parti, i lavoratori hanno ottenuto le prime risposte alle loro numerose rivendicazioni. All’incontro erano presenti il commissario prefettizio della società consortile e i vertici di Sei Energia oltre al vice prefetto, al segretario generale Fiom Palermo Francesco Foti e alle tre Rsu Salvatore Luca (anche Rls), Pietro Bagnasco e Santi Tuzzolino.
“Ringraziano la prefettura per la sensibilità e la tempestività dimostrate nella convocazione del tavolo – dichiarano il segretario generale Fiom Palermo Francesco Foti e le Rsu Salvatore Luca, Pietro Bagnasco e Santi Tuzzolino – Ieri sono stati forniti ai lavoratori i dispositivi di protezione che chiedevamo, dal vestiario alle scarpe, e sono state versate agli enti contrattuali le quote mancanti di gennaio per la sanità integrativa Meta Salute. Adesso i lavoratori potranno accedere, come prevede il contratto aziendale, alle richieste per l’assistenza sanitaria”.
Per quanto riguarda spogliatoi, docce e fornitura di acqua potabile, l’azienda ha comunicato di avere preso contatti con un’impresa edile per fare i lavori e realizzare in tutte le sedi di Palermo e provincia dell’azienda i servizi richiesti.
“Saranno realizzati spogliatoi con docce, servizi igienici, armadietti e tutto quello che serve ai lavoratori e che finora mancava – aggiungono Foti, Luca, Bagnasco e Tuzzolino – Per quanto riguarda l’adeguamento dei livelli di inquadramento, e l’accordo per la contrattazione di secondo livello, è stata concordato che si faranno degli incontri su questi temi tra sindacato e Sei Energia”.
“Purtroppo – rilevano i rappresentanti Fiom Cgil Palermo – è emersa una situazione di insolvenza da parte della stazione appaltante Asp nei confronti di Sei Energia. Il commissario ha dichiarato che dal maggio scorso Asp non paga, per un totale di 7 milioni di euro. E’inaccettabile che problemi del genere, che devono essere affrontati e risolti in senso all’azienda, ricadano sui lavoratori e che debbano essere loro a subire delle ripercussioni economiche”.