Palermo – “Che l’on. Sammartino abbia ritenuto di dover intervenire in merito al tema sollevato da Sud chiama Nord e Sicilia Vera relativo all’accordo Stato Regione è di per sé una novità dal momento che fino ad oggi non ci eravamo accorti della sua presenza. E non vorremmo sottrarre valide braccia all’agricoltura, per questo lo invitiamo a continuare ad occuparsi dell’agricoltura siciiliana.
Chi ha partecipato al tavolo tecnico col Mef sa bene come stanno le cose. Al di là dei 9 miliardi pregressi, ogni anno lo Stato dovrebbe versare alla Sicilia 600 mln di compensazioni. Altro che 200 milioni!
I termini dell’accordo sottoscritto da Schifani ai danni dei siciliani sono chiari, messi nero su bianco:
per gli anni dal 2007 al 2021 non è dovuta alcuna compensazione finanziaria alla Regione;
per l’anno 2022 è attribuito, in via forfetaria e a titolo definitivo, l’importo di euro 200 milioni;
a decorrere dall’anno 2023 lo Stato si impegna ad individuare una soluzione al fine di concorrere progressivamente all’onere derivante dall’innalzamento della quota di compartecipazione regionale alla spesa sanitaria dal 42.50% al 49,11%.
Di fronte a tanta chiarezza il tentativo del buon Sammartino di difendere l’indifendibile cede miseramente sotto il peso della verità che emerge dall’accordo.
Noi quindi proseguiremo la nostra azione di difesa autentica della Sicilia anche dai leghisti in salsa Sicula che tentano di coltivare le proprie fortune politiche al guinzaglio della Lega.”
Lo afferma il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca.