Palermo – Un servizio apprezzatissimo, con 5 mila prestazioni l’anno per circa 4 mila pazienti, che rischia di essere smantellato da gennaio. E’ il reparto di Fisioterapia, che rimetteva in piedi migliaia di persone, ultimo scampolo di riabilitazione pubblica esistente a Palermo presso l’azienda ospedaliera riunita Villa Sofia-Cervello e al Cto.
Dal 1° gennaio scadranno i contratti a termine di tre dei 12 fisioterapisti, che risultano in soprannumero.
La Fp Cgil ha chiesto un incontro urgente all’assessore alla Salute Giovanna Volo per trovare una soluzione per il mantenimento del servizio e per garantire adeguati livelli occupazionali.
“Vogliamo rappresentare la situazione di grave difficoltà in cui si troveranno da gennaio sia i degenti che i pazienti che afferiscono a questo reparto per tutte le patologie legate alla riabilitazione”, scrivono nella nota inviata all’assessore il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca e Sergio Sortino, rappresentante aziendale Fp Cgil Palermo.
Nel gennaio 2020 la dotazione organica della Riabilitazione funzionale dell’AOR Villa Sofia Cervello contava 32 unità, poi 27 e infine 15. Il 5 maggio 2020 veniva interrotta la degenza nei 12 posti di riabilitazione sub-intensiva, unici esistenti sul territorio, e da allora mai più attivati. Nel novembre 2021 sono stati cancellati dalla dotazione organica (“un taglio ingiustificato”) 12 dei 15 posti di fisioterapista, e i lavoratori messi a disposizione o in mobilità presso altre aziende. I tre posti rimanenti sono i contratti a tempo determinato, che non saranno molto probabilmente riconfermati.
“E’ una vertenza che seguiamo da tempo, anche con la commissione Sanità durante la passata legislatura, per le proroghe dei contratti – continuano Cammuca e Sortino – Non sappiamo come finirà ma di certo i cittadini perderanno un reparto che garantiva a tutti l’attività ambulatoriale gratuita convenzionata. Adesso il timore è di passare ai privati a pagamento”.
“Per anni – aggiungono i segretari Fp – l’unità di fisiatria, reparto di riferimento della Sanità Pubblica dell’Area Metropolitana di Palermo e non solo, è stata considerata una eccellenza sia per i degenti per tutti coloro i quali in regime ambulatoriale hanno usufruito del servizio di Riabilitazione”.
Un servizio che ha riguardato la riabilitazione respiratoria dei pazienti cosiddetti Covid, la riabilitazione giornaliera dei ricoverati in Lungodegenza (32 posti letto), la riabilitazione respiratoria per la distrofia muscolare, per i pazienti affetti da Sla, il training prenatale per la preparazione al parto, la prevenzione e cura delle complicanze del linfedema post mastectomia e tante altre patologie.
“E non poniamo nemmeno l’accento – concludono Giovanni Cammuca e Sergio Sortino – sul fatto che la recrudescenza pandemica e le influenze stagionali impegnano l’AOOR Villa Sofia Cervello come prima e più di prima anche in termini riabilitativi, in considerazione dell’individuazione della stessa quale Covid- Hospital”.