Roma – Il vicepresidente della commissione Bilancio della Camera, Luca Cannata, si dice soddisfatto per l’approvazione dell’emendamento cosiddetto Salva Sicilia, che spalma in dieci anni, anziché in tre, il debito di 866 milioni di euro contestato alla Regione dalla Corte dei Conti. Così come sancito dall’emendamento appena approvato, infatti, la Regione Siciliana è autorizzata a ripianare in quote costanti, in dieci anni a decorrere dall’esercizio 2023, il disavanzo 2018 e le relative quote di disavanzo non recuperate alla data del 31 dicembre 2022. Ma non è l’unico aspetto evidenziato il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, che ha lavorato con gli altri componenti della commissione per oltre 48 ore consecutive, presiedendo anche la commissione per portare a casa un risultato importante grazie anche al lavoro sinergico con il Governo Regionale.
“Sul fondo salva sicilia ne ho dato personalmente notizie all’assessore all’economia Falcone alle 5,39 del mattino. È stato inoltre approvato all’unanimità il fondo per rimuovere gli svantaggi dallinsularità che serve per contenere il caro voli aereo – oltre ad altri provvedimenti per i comuni e a provvedimenti per il settore dell’agricoltura e pesca”. Cannata è riuscito a far approvare una norma, di cui è primo firmatario, per sostenere i Comuni in predissesto nel 2023 e una per autorizzare la spesa di 1 milione di euro per arginare una delle più devastanti malattie che attaccano le coltivazioni di agrumi (il mal secco) provocandone un progressivo deperimento, in alcuni casi determinando la morte della pianta in breve tempo e quindi un grave danno per gli agricoltori.