Palermo – Nel corso degli ultimi giorni, il Comune di Palermo ha proceduto alla notifica di provvedimenti di revoche e ad annullamenti di provvedimenti autorizzatori e di Segnalazioni Certificate di inizio attività’, intestate a tre esercenti.
Continuano le attività di polizia amministrativa condotte dalla Questura di Palermo sinergicamente con il controllo del territorio ed il monitoraggio costante dei luoghi della cosiddetta “movida”.
I provvedimenti del Comune sono, infatti, connessi ai controlli ed ai collegati sviluppi istruttori svolti dalla Questura di Palermo che ha ravvisato le condizioni per il venir meno dei presupposti di legittimità della cosiddetta Scia.
In particolare, la Questura di Palermo, attraverso una minuziosa attività di controllo, ha accertato il venir meno di presupposti soggettivi legittimanti l’esercizio delle attività d’impresa da parte dei predetti esercenti.
La Polizia di Stato è infatti convinta che l’interesse collettivo e la salvaguardia della sicurezza dei giovani risultino beni certamente preminenti e prioritari rispetto all’attività d’impresa condotta da titolari di esercizi pubblici che per il venir meno dei presupposti soggettivi siano privi del requisito dell’affidabilità.
Precisamente, sono stati annullati dal Comune gli effetti giuridici delle Scie intestate al titolare di due locali nel centro cittadino, ed è stata revocata l’Autorizzazione Unica, sempre allo stesso collegata, di un esercizio di somministrazione alimenti e bevande nel quartiere Oreto.
Questi provvedimenti sono stati adottati perché il titolare è stato riconosciuto privo dei requisiti soggettivi e in particolare privo del requisito dell’affidabilità, avendo riportato condanne definitive per numerosi reati ed una recente condanna anche per il reato di somministrazione di alimenti e bevande a minori, nonché essendo stato lo stesso destinatario in passato della misura di prevenzione dell’Avviso Orale del Questore.
Analoghe le motivazioni che hanno portato all’annullamento della Scia di un pub nella zona dei cantieri navali ed alla Revoca dell’autorizzazione per attività di commercio al dettaglio di prodotti non alimentari in zona Zisa.
Le motivazioni sono connesse alla carenza di requisiti soggettivi, anche in merito al requisito dell’affidabilità, anche da parte del titolare del locale, in ragione di numerose condanne penali riportate, della recente notifica di un Avviso Orale del Questore e di un provvedimento di sospensione per la durata di 30 giorni del suddetto pub a causa di una rissa scoppiata all’interno del locale che ha provocato il ferimento di un minore.
Infine, analoghe e gravi sono le ragioni che hanno fatto ritenere il titolare di un pub nella zona del “Capo”, privo dei requisiti di legge, nonché manchevole del requisito dell’affidabilità, rendendo ragionevole l’ipotesi di pericolo di abuso dell’esercizio del titolo autorizzatorio: svariate condanne penali definitive, la misura di prevenzione dell’Avviso Orale del Questore ed un recente provvedimento di sospensione della predetta attività in ragione di un episodio di intossicazione di alcool etilico di due minorenni, frequentatori del locale, condotti in urgenza presso un nosocomio cittadino per le gravi conseguenze della somministrazione di alcool effettuata nei loro confronti. Anche in questo caso, la Scia della predetta attività è stata revocata.
I controlli della Polizia di Stato, a Palermo e provincia, proseguiranno senza soluzione di continuità, al fine di garantire il legittimo esercizio dell’attività d’impresa e la sicurezza preminente dei giovani frequentatori.