Santa Teresa di Riva (Messina) – Il Soroptimist Club Messina porta la campagna ‘Orange the world’ sulla riviera ionica con un incontro all’Istituto Caminiti a. Ad introdurre i lavori la Preside dell’Istituto Caminiti la prof.ssa Manuela Raneri.
La presidente del Soroptimist Linda Schipani ha illustrato i contenuti della campagna Orange the World in Me, periodo di attivismo che ha inizio il 25 novembre, giornata nata contro la violenza sulle donne e si conclude il 10 dicembre, giornata dei diritti umani. 16 giorni di attivismo che vedono il Soroptimist in Italia e nel mondo portare un messaggio corale atto a prevenire ogni forma di violenza anche attraverso la Campagna Read The Signs strumento per far riconoscere i segnali di una relazione Violenta.
Presente il comandante della compagnia carabinieri di Messina Giovanni Riacà che ha parlato agli studenti e alle studentesse degli strumenti a disposizione per denunciare eventuali episodi di violenza e dell’impegno dell’arma sul territorio e ha mostrato un video per sensibilizzare a denunciare senza timore episodi gravi.
In apertura di lavori l’intervento della presidente della Fidapa Santa Teresa Valle d’Agrò Valeria Brancato che ha presentato le iniziative dell’associazione sul territorio evidenziando l’importanza della collaborazione tra le associazioni e le istituzioni al fine di mettere in campo tutte le azioni possibili per fornire ai più giovani gli strumenti per riconoscere la violenza.
‘Educazione al Rispetto dell’Altro’ è il titolo dei lavori presentati da Carmela Mento, Docente di Psicologia clinica dell’Università degli Studi di Messina che ha dato voce al gruppo di lavoro formato dalle dottoresse Domenica Campolo che ha parlato di Body shaming e rischio in rete, Clara Lombardo e Maria Catena Silvestri sono intervenute sull’importanza della comunicazione non violenta.
“Un incontro ricco di contenuti che vuole dare l’avvio ad un nuovo intervento del Soroptimist Club Messina, spiega l’ing. Schipani, una ‘stanza tutta per sé” nella Caserma di Santa Teresa di Riva, un luogo sicuro che ha lo scopo di sostenere la donna nel delicato e incisivo momento della denuncia di violenze e abusi alle Forze dell’Ordine.”