“Un grande dirigente che per il Pci lavorò a fianco dei lavoratori delle fabbriche e del sindacato per l’affermazione dei diritti e contro la mafia”
Palermo – La Cgil Palermo esprime cordoglio ed è vicina ai suoi familiari per la scomparsa di Nino Mannino, figura storica della sinistra palermitana, ricordandolo con affetto.
Tra gli anni 60 e 70 Nino Mannino curò per il Pci il rapporto con il mondo del lavoro, in particolare occupandosi delle vertenze delle principali fabbriche, come il Cantiere Navale, l’Aeronautica Sicula, la Keller, l’Italtel.
“È stato un punto di riferimento, accanto agli operai e al sindacato nelle principali vertenze e nella difesa dei diritti dei lavoratori e dei più deboli – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario d’organizzazione Cgil Palermo Francesco Piastra- In prima fila nelle lotte per una società più giusta, guidò le rivendicazioni e il percorso di emancipazione della classe operaia e dei lavoratori del Sud. Con la sua morte se ne va un pezzo di storia importante della sinistra palermitana che ha rappresentato i bisogni dei lavoratori e che si è a lungo battuta contro la mafia e il malaffare. C’è bisogno anche oggi del suo esempio di dirigente politico perché ancora oggi esistono le classi sociali e la questione sociale. Emblematica è stata la sua battaglia da sindaco di Carini per l’abbattimento delle case abusive e per il risanamento del litorale”.
Mannino partecipò anche alle lotte contro le gabbie salariali e le differenziazioni salariali al Cantiere Navale di Palermo. “I militanti sindacali più anziani ricordano le sue numerose battaglie per la sicurezza nei luoghi di lavoro e per lo sviluppo produttivo della Sicilia. Fu -aggiungono Ridulfo e Piastra – una sponda fondamentale in Parlamento dei lavoratori e del sindacato per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle vertenze dei grandi gruppi” .