Presentato il percorso del IV Forum nazionale di Etica Civile

Previsto a Palermo nel 2023 – con tappe intermedie a Firenze, Bari e Torino – è sostenuto da 14 realtà nazionali. Lanciata la call per potere inviare i contributi (testi, videoclip e opere artistiche) entro il 10 dicembre.

Palermo – Lavorare insieme per la piena valorizzazione di quei processi e progetti culturali e sociali che possano fare crescere e migliorare la società civile nella sua capacità di potere fare anche da stimolo alla classe politica e agli altri apparati istituzionali.  Con questa prospettiva, il Coordinamento di Etica Civile, sostenuto da 14 realtà nazionali, ha presentato il percorso verso il IV Forum nazionale di Etica Civile – previsto a Palermo il 18-19 novembre 2023 – “In un tempo di complessità e di crisi, uno sguardo civile”. In vista dell’appuntamento di Palermo, è stata lanciata una Call for paper che invita a inviare contributi entro il 10 dicembre 2022  in forme di riflessioni testuali ma anche artistici e/o multimediali, dedicati a parole, pratiche e figure dell’etica civile. I contributi selezionati saranno presentati nei tre eventi preparatori previsti a Firenze il 28 gennaio 2023 “Per una cittadinanza mediterranea”, Bari 4 marzo 2023 “La democrazia alla prova dell’infosfera” e Torino 6 maggio 2023 “Pace sulla terra, pace con la terra”.

Alla presentazione online sono intervenuti il coordinatore del Forum Etica Civile Simone Morandini della Fondazione Lanza (Padova), la presidente nazionale FUCI Allegra Tonnarini e padre Gianni Notari, direttore dell’istituto di formazione politica “Pedro Arrupe” di Palermo.

“Il Forum è una convergenza di soggetti diversi – ha affermato Simone Morandini della Fondazione Lanza – che operano a vario livello in varie parti d’Italia e che condividono la passione per la Civitas declinata nell’Etica Civile. Siamo volti e prospettive differenti uniti dalla volontà di ricercare assieme il dialogo tra vari mondi culturali. Con Etica Civile vogliamo sottolineare che il nostro operare si colloca a livello dell’etica che non è quello della politica e nemmeno quello della filosofia o teologia ma è quel livello di mediazione in cui ricerchiamo le buone ragioni per vivere insieme nella città, sia in senso letterale, che metaforico come città globale. Ci unisce la responsabilità per quel tessuto di relazioni che sta a fondamento della dialettica democratica e che ci permette di convivere nella diversità”.  

“Palermo non è stata certo una scelta di ripiego perché è una città dove si sperimenta da una parte una forte tensione al cambiamento – ha sottolineato padre Gianni Notari, diretto del Pedro Arrupe – e dall’altra si vive la sofferenza di una serie di lacerazioni come la presenza della mafia o la mancanza di lavoro. Dentro la società civile spesso registriamo un forte desiderio di cambiamento dettato da tanta ricchezza di energie e di esperienze positive capaci di tradursi in buone pratiche di solidarietà, giustizia e promozione del bene comune. Palermo, pertanto, sarà un luogo capace di accogliere l’esperienza diversificata del Forum proprio per i suoi contrasti, la sua multiculturalità e la sua ospitalità. Il Forum potrebbe essere una buona occasione per indicare nuove prospettive dove sia possibile costruire un’etica civile in uno spazio pubblico per una società poliedrica”.

I contributi potranno riguardare sei specifiche aree tematiche: Informazione/comunicazione: l’orizzontalità del sapere e la larga diffusione delle informazioni – ma anche le forti concentrazioni che minano il pluralismo – pongono interrogativi sull’etica della comunicazione; Pace e non violenza: il concetto di pace non si traduce nell’assenza di azione ma in un impegno alla costruzione del bene comune e della convivenza non violenta dei popoli; Cultura, ricerca e luoghi dei saperi: la critica all’intellettualismo talvolta tradisce una concezione della cultura come strumento di esclusione sociale, mentre la finalità del sapere è nell’inclusione e nel progresso sociale; Partecipazione democratica: il tema interpella profondamente le realtà associative; Salute come diritto universale: l’esperienza della pandemia ha mostrato come la salute sia indissolubilmente intrecciata a diversi aspetti sociali: dall’educazione al lavoro, dalla qualità della democrazia all’estensione della cittadinanza; Sviluppo di una società sostenibile: la ricerca di un ben-essere sostenibile esige uno sguardo integrale sulla realtà. La cultura che è alla base dei nostri modelli di convivenza modella anche l’ambiente sociale e naturale che abitiamo.

“Vorremmo preparare il IV Forum assieme a molte voci e contributi – spiega Allegra Tonnarini  presidente della Fuci – e per questo lanciamo questa call: un invito a contribuire con idee e proposte, con narrazioni di esperienze di cultura civile e con suggestioni che ad esse si ispirino. I contributi possono nascere da riflessioni condivise di associazioni o gruppi oppure dalla ricerca personale di singoli. Essi potranno mirare a indicare direzioni per ripensare l’etica civile come orizzonte culturale o riflettere su una delle sei aree sopraindicate; narrare esperienze significative per l’una o l’altra delle aree sopraindicate; ripensare ‘storie parlanti’, rimeditando figure che hanno contribuito in modo particolare ad una delle aree sopraindicate ed evidenziandone le potenzialità per l’oggi”. 

Si potranno inviare testi essenziali (massimo 10000 battute), brevi videoclip (massimo 5’) e contributi artistici (foto, installazioni, opere concettuali, brevi brani musicali) accompagnati da essenziale commento testuale. I materiali vanno inviati a forumdieticacivile@gmail.com indicando esplicitamente nella mail a quale/quali area/e fa riferimento il file allegato.

Il Coordinamento del Forum di Etica Civile è composto da: Azione Cattolica Italiana, Aggiornamenti Sociali, Centro Bruno Longo, Centro internazionale Studenti Giorgio La Pira, FOCSIV, Fondazione Finanza Etica, Fondazione Lanza, FUCI, Incontri, Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe, Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale, Movimento Eucaristico Giovanile, Opera per la Gioventù Giorgio La Pira, Sapereambiente.

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