Messina – «La scelta della consigliera Nicoletta D’Angelo di aderire al progetto “De Luca Sindaco di Sicilia” è perfettamente coerente con il suo amore per la città e la cura degli interessi del nostro territorio che ha sempre mostrato di avere nel suo impegno all’interno del consiglio comunale.
Anche se non possiamo accettarne lo sfogo, comprendiamo lo smarrimento dell’On.le Bernadette Grasso, eletta all’ARS nel listino bloccato per gentile concessione dell’On.le Miccichè, di fronte al processo di desertificazione di Forza Italia a Messina.
La responsabilità di tale situazione di abbandono non può essere scaricata sulle scelte di singoli consiglieri, ma va ricercata nella mancanza di leadership in quel partito nella nostra provincia.
Ricordiamo alla Grasso che per il consiglio comunale Forza Italia ha presentato una lista debole che ha potuto superare lo sbarramento del 5% solo grazie alle circa 850 preferenze della D’Angelo, risultato che ha registrato una corsa ad accaparrarsi i meriti da parte di dirigenti di Forza Italia che poco o nulla avevano fatto per determinarlo. Né si può dimenticare come lo stesso partito abbia svolto una campagna elettorale totalmente appiattita sulle posizioni di qualche potentato locale, che non poteva avere per loro un esito diverso da quello che ha avuto.
Per quanto riguarda il lavoro svolto nell’interesse della città, ricordiamo all’On.le Grasso – che della politica messinese evidentemente poco conosce, se non per sentito dire – che il sostegno del piccolo gruppo di FI alla proposte dell’Amministrazione De Luca è da ascriversi al merito della capogruppo D’Angelo, la quale si è mossa in autonomia rispetto alle indicazioni dei vertici provinciali di FI, che sostenevano invece di votare aprioristicamente contro qualsiasi delibera proposta dalla Giunta De Luca. E’ stata Nicoletta D’Angelo, infatti, a coordinare la posizione favorevole dei suoi colleghi d’aula di FI ed a far esprimere un voto favorevole alle nostre proposte, valutandone, di volta in volta la corrispondenza con gli interessi della città.
In relazione poi al presunto ruolo di FI per fare avere risorse finanziarie alla città di Messina per lo sbaraccamento o altro, basterebbe chiedersi perché avendo quel partito già ricoperto ruoli nell’ambito del governo nazionale e regionale, ha atteso l’iniziativa di Cateno De Luca per intervenire? Forse Berlusconi non era mai stato informato dalla Grasso o da altri esponenti di Forza Italia sul problema delle baraccopoli messinesi?
Su questa come su altre penose bugie della deputata di Caprileone hanno già espresso la loro opinione gli elettori della città ed il 25 settembre lo faranno anche quelli della provincia.
In conclusione, se consiglieri, amministratori e sindaci scelgono di aderire al nostro progetto e non a quello della Grasso, sempre che ne abbia uno, qualche motivo ci sarà e per questo la stessa farebbe meglio a riflettere, piuttosto che lanciare strali velenosi verso chi fa politica con i suoi voti e la sua testa senza chiedere protezione al potente di turno per essere eletta con il listino bloccato» lo dichiara il presidente di Sicilia Vera Giuseppe Lombardo.