Palermo – Riolo investe 120 mila euro per il benessere di oltre 100 meccanici. Il gruppo di concessionarie automobilistiche ha installato in tutte le sue officine, nella carrozzeria e nel suo centro consegne sei innovativi impianti di trattamento aria realizzati con raffrescatori adiabatici (1). Attraverso il principio fisico naturale per il quale l’acqua evaporando abbassa la temperatura dell’ambiente circostante, all’interno di questi locali è stato ricreato un luogo confortevole in cui nonostante il caldo estivo è possibile lavorare al meglio e svolgere ogni tipo di mansione richiesta con una temperatura adeguata.
Un investimento necessario per il Gruppo Riolo che da sempre pensa al comfort dei suoi dipendenti. “Il rispetto delle persone non resta soltanto all’interno degli uffici e della zona vendita ma si estende anche a tutti gli altri comparti dell’azienda – spiega Iolanda Riolo, titolare delle aziende del gruppo -.
Una soluzione di questo tipo permette ai nostri meccanici di lavorare in condizioni ottimali nonostante le temperature di queste estati ormai tropicalizzate. L’investimento permette di mettere al centro delle nostre aziende, ancora una volta, i lavoratori che sono il motore della nostra realtà”.
Il processo è semplice, altamente tecnologico ma ancora poco diffuso in Sicilia. Riolo è infatti l’unico gruppo del settore auto dell’Isola a godere di questi impianti industriali all’avanguardia. L’aria prelevata dall’esterno passa attraverso dei pannelli di cellulosa bagnati d’acqua, cede parte del suo calore durante il processo di evaporazione abbassando la sua temperatura. Un ventilatore, incorporato al raffrescatore, provvede poi a immettere nell’ambiente l’aria raffreddata attraverso canali e diffusori, espellendo l’aria calda esausta attraverso i portoni. “I raffrescatori adiabatici risultano particolarmente adatti ad ambienti di lavoro ubicati in capannoni industriali e locali nei quali, per esigenze logistiche e produttive, è necessario tenere aperte porte o finestre – spiega Gianluca Trapani, responsabile del service Riolo -. In ambienti di tal genere, il raffrescamento realizzato con sistemi tradizionali a ciclo frigorifero ha scarsissima efficienza, oltre ad avere costi d’impianto, di esercizio e di manutenzione molto elevati”.
Ora l’idea, invece, è quella di migliorare il comfort per effetto della riduzione della temperatura nell’ambiente di lavoro. “Il sistema, realizzato dalla FuturClima, con la consulenza tecnica e sotto la supervisione dell’ingegnere Baldassare Bua della EcoEnerSol, consente di ricambiare l’aria nei nostri locali di officina e carrozzeria circa 17 volte ogni ora, realizzando un lavaggio continuo dell’intero volume d’aria – prosegue Trapani -. Nonostante nei nostri locali siano installati secondo normativa gli aspiratori per i gas di scarico in ogni postazione di lavoro, il costante e veloce ricambio dell’aria consente di spingere fuori anche i gas di scarico generati dagli spostamenti dei veicoli e dai ristagni d’aria. Questo determina anche un miglioramento della salubrità dell’aria e dell’igiene ambientale, aumentando anche la sicurezza anti-Covid”.
Il miglioramento delle condizioni ambientali crea così un ambiente di lavoro molto più confortevole, garantendo anche produttività e concentrazione dei tecnici e di conseguenza abbattendo anche il rischio d’infortuni. “Il rispetto dell’ambiente è un tema molto caro alla nostra azienda e ai marchi che rappresentiamo – conclude Trapani -. L’assenza di macchine frigorifere riduce dell’80% il consumo di energia elettrica. È infatti richiesta la sola energia elettrica necessaria al funzionamento dei ventilatori che servono a spingere l’aria raffrescata all’interno dei locali. Consumi di energia notevolmente ridotti e assenza di gas refrigeranti (notoriamente molto inquinanti) equivalgono quindi ad un notevole abbattimento dell’impatto ambientale”.
(1) Trasformazione adiabatica
In termodinamica una trasformazione adiabatica è una trasformazione termodinamica in generale irreversibile e non quasistatica nel corso della quale un sistema fisico non scambia nettamente calore con l’ambiente, anche se lo cede e lo riprende ciclicamente in coppie di trasformazioni elementari. Fonte Wikipedia