La globalizzazione e l’idea di distruzione dei diritti sindacali costituzionalmente sanciti – solidarieta’ del Sinalp
Palermo – Giorni fa nel piacentino la polizia ha eseguito un’ordinanza di arresto verso alcuni sindacalisti accusati di “perseguimento di interessi celati da lotta sindacale, assunzioni clientelari, esasperazioni del conflitto con i datori di lavoro create ad hoc”.
Premesso il massimo rispetto dell’azione della Magistratura, ci auguriamo che questa indagine sia archiviata perchè il reato non sussiste.
La “lotta sindacale” viene condotta da sempre in difesa dei diritti dei lavoratori.
Fin dalla nascita delle prime organizzazioni di natura sindacale, per far emergere le prevaricazioni e gli abusi della parte datoriale, i loro rappresentanti sono andati allo scontro, anche in maniera dura e decisa pur di affermare quei principi democratici e di civiltà che oggi riteniamo naturali ed indissolubili avere.
Le lotte operaie hanno segnato la storia dell’Italia ed oggi, grazie ai sacrifici degli uomini e delle donne del movimento sindacale, l’Italia vanta una legislazione a tutela dei diritti sociali e democratici tra le più complete al mondo.
Purtroppo dagli anni novanta del secolo scorso in poi, il mondo del lavoro italiano subisce continui attacchi da parte di gruppi di potere anche sovranazionali che tendono a smantellare tutte quelle conquiste sindacali ottenute con il sangue degli operai e dei movimenti sindacali dei lavoratori.
Oggi le lotte sindacali si sono via via trasformate in lotte in difesa di quanto conquistato e non più per migliorare ulteriormente quei diritti già acquisiti.
Quanto succede nel piacentino, ma questo vale un po’ in tutta italia ed in tutti i comparti, è ormai una lotta disperata in difesa di questi diritti.
Diritti che, da acquisiti, certi e costituzionalmente sanciti, con l’espansione dell’idea di mercato del lavoro globale che supera i confini degli Stati, vengono messi in discussione e le multinazionali, forti del loro potere contrattuale e di fatturati anche più grandi dei bilanci di alcuni Stati, pretendono di modificare al ribasso a scapito dei lavoratori.
A Piacenza la lotta è tra le sedi della logistica di diverse multinazionali ed i loro dipendenti che vedono la continua e giornaliera erosione dei loro diritti acquisiti voluta ed imposta dall’idea stessa di un mercato globalizzato a tutto vantaggio di questi colossi commerciali che fatturano molto più di singoli Stati e il più delle volte non pagano, o se si, solo in maniera marginale ed irrisoria, alcunchè di tasse su quanto incassato nel nostro paese.
Poi se vi è stato dell’illecito da parte di chi coordina queste sacrosante battaglie per il lavoro e la democrazia è giusto che ne subisca le conseguenze per come è previsto dalla vigente normativa italiana.
Ma riteniamo di essere certi della buona fede di questi combattenti in difesa dei diritti statutari dei lavoratori e quindi ci auguriamo l’immediata archiviazione di questa brutta pagina del sindacato italiano.