Orto Botanico 21 -24 Luglio
Palermo – Un weekend ricco di appuntamenti per WineWays , il nuovo progetto dell’Orto Botanico, curato da Paolo Inglese, direttore del Sistema Museale di Ateneo e dal critico cinematografico Sandro Volpe, in collaborazione con Talea e DOC Sicilia.
Sabato alle 19 la degustazione di Lucido/Cataratto mentre alle 21 la proiezione in piazzale Ucria di Ritorno in Borgogna di Cédric Klapisch. Domenica tocca alla degustazione dei rosati, per un viaggio nella Sicilia del vino e al documentario Resistenza naturale di Jonathan Nossiter.
«Per me, il vino è mio padre – racconta Klapisch – Conosco il vino attraverso mio padre – che praticamente non beve altro che vino della Borgogna. Quando iniziai a bere mi fece assaggiare il suo vino. Grazie a lui ho imparato ad apprezzarlo. Sono tornato a vedere i documentari di Jonathan Nossiter, tra cui Mondovino, è stato uno dei miei riferimenti. Ma la cosa fondamentale sono state le foto che ho scattato in Borgogna negli ultimi dieci anni. Quando visiti più volte lo stesso luogo allora puoi avere uno sguardo preciso e conoscere quel posto in tutto e per tutto. D’un tratto sai come portarlo sullo schermo».
Preview al festival multidisciplinare Metamorphosis che occuperà i mesi di agosto e settembre tra teatro, musica, danza e letteratura, domani e domenica gli appassionati cinefili e winelovers potranno scoprire diverse sfaccettature del vino, dalle famiglie che ruotano intorno alla terra, alle sue storie.
“Realizzato con Sandro Volpe e DOC Sicilia Wineways mette insieme il mondo delle imprese, della ricerca scientifica, della cultura con l’intento dichiarato di scoprire il vino siciliano a 360 gradi, ricordando sempre che custodiamo il Vigneto Sicilia, realizzato con DOC Sicilia e dedicato a Diego Planeta – ha spiegato Paolo Inglese – È un altro passo di una visione complessiva dell’Orto Botanico come spazio di comunità e di cultura, non eventi spot ma un programma definito che tocchi diversi ambiti e gusti. Chiunque deve poter venire all’Orto e scoprire qualcosa che gli piace”.
WineWays è un progetto del SiMuA (Sistema Museale di Ateneo) e dell’Orto Botanico, in collaborazione CoopCulture, Talea e VM Agency, con il contributo dell’assessorato regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana e di DOC Sicilia.
Biglietti: 8 euro/ 5 euro ridotto studenti e personale UniPa. Acquisto online su www.coopculture.it
I film
Ritorno in Borgogna (Ce qui nouslie)di Cédric Klapisch [Francia, 2017, durata 113’]
Con Pio Marmaï, François Civil, Ana Girardot – Francia 2017,
Jean si è allontanato dalla famiglia, proprietaria di un grande vigneto a Meursault in Borgogna,per girare il mondo. A causa della malattia del padre, decide di lasciare l’Australia dove vive con la moglie e il figlio, per tornare a casa e riunirsi con la sorella Juliette e il fratello Jérémie. Ma la morte del padre, poco prima dell’inizio della vendemmia, carica i fratelli di nuove responsabilità, tra le quali la necessità di pagare le tasse di successione. Stanno progettando di vendere tutto, ma si fanno riassorbire dal richiamo della terra che è stata l’orizzonte della loro infanzia, dalle regole rigorose e dalle responsabilità di un lavoro che hanno nel sangue. E ricostruiranno il legame con il comune passato.
«Per me, il vino è mio padre. Conosco il vino attraverso mio padre – che praticamente non beve altro che vino della Borgogna. Quando iniziai a bere mi fece assaggiare il suo vino. Grazie a lui ho imparato ad apprezzarlo. Sono tornato a vedere i documentari di Jonathan Nossiter,tra cui Mondovino, è stato uno dei miei riferimenti. Ma la cosa fondamentale sono state le foto che ho scattato in Borgogna negli ultimi dieci anni. Quando visiti più volte lo stesso luogo allora puoi avere uno sguardo preciso e conoscere quel posto in tutto e per tutto. D’un tratto sai come portarlo sullo schermo» (C.Klapisch).
Resistenza naturale (Natural Resistance)di Jonathan Nossiter[Italia/Francia 2014, durata 85’]
Jonathan Nossiter, dieci anni dopo Mondovino, torna a occuparsi della produzione vinicola.Mette insieme quattro produttori, Stefano Bellotti della Cascina degli Ulivi (Novi Ligure),Elena e Anna Pantaleoni e Giulio Armani di La Stoppa (Piacenza), Giovanna Tiezzi e Stefano Borsa di Pacina (Siena) e Corrado Dottori e Valeria Bochi di La Distesa (Cupramontana): sono loro a raccontare cosa significhi fare i vignaioli oggi – con una produzione biologica – quando tutto è subalterno all’industria alimentare. Una riflessione alternata a quindici estratti di film,un dispositivo di commento entro il film stesso e un omaggio alla Cineteca di Bologna,complice del progetto.
«Durante il montaggio è nato un dialogo appassionato e carico di energia tra cinema e vino.L’intero processo è diventato una conversazione gioiosa tra due mondi che hanno una sorprendente quantità di cose in comune e che possono avere qualcosa da imparare l’uno dall’altro» (J.Nossiter).