Ragusa – «I lunghi tragitti e la forza influente della materia ‘debole’: il legno nei percorsi di civilizzazione e nei processi formativi delle razionalità» è il tema di un evento scientifico di alto profilo che si terrà a Ragusa giovedì 21 luglio 2022 presso la sede del Laboratorio degli Annali di storia, dalle ore 10,00 alle 20,00. Questo convegno di studi, di livello pluridisciplinare, nasce dalla collaborazione tra il Laboratorio degli Annali, istituto di studi scientifici fondato e diretto dallo storico Carlo Ruta, e diverse realtà universitarie e di ricerca italiane ed estere: l’Università degli Studi di Milano e l’annessa Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, la New York University, l’Università degli Studi di Genova e l’annesso Laboratorio di Storia Marittima e Navale, l’Università degli Studi S.O.B. di Napoli e l’Università di Siena.
A discutere su questo tema, di forte impatto scientifico e comunicativo, sarà un ampio parterre di studiosi che godono di una presenza consolidata nel dibattito contemporaneo. Con il prof. Carlo Ruta, che ha sollevato la questione con un testo recente dedicato all’argomento, saranno presenti il filosofo francese Yves Charles Zarka (Paris Descartes-La Sorbonne), il filosofo e politologo Sebastiano Maffettone (Luiss di Roma), lo storico dell’arte Clemente Marconi (New York University e Università Statale di Milano), lo storico delle letterature Stephen Greenblatt (Università di Harvard, USA). A scandagliare la tematica da prospettive mirate saranno inoltre: lo storico della filosofia Andrea Le Moli (Università di Palermo), l’etnopaleologo Alberto Cazzella (La Sapienza, Roma), gli storici Sandra Origone ed Emiliano Beri (Università di Genova), l’antropologa Annalisa Di Nuzzo (Università S.O.B. di Napoli), L’epistemologo Giuseppe Varnier (Università di Siena), lo storico Marco Leonardi (Università di Catania). Comunicazioni e note perverranno, ancora, da Peter Burke (Cambridge University UK), Pamela Kyle Crossley (Dartmouth, Department of History, USA), Michael Feldkamp (Archivio Bundestag, Berlino), Marina Castoldi (Università degli Studi di Milano), Juan-Carlos Moreno García (La Sorbona, Parigi), Carlo Bitossi (Università di Ferrara) e numerosi altri studiosi italiani ed esteri.
Con questo convegno, spiega il prof. Ruta, si intende sollecitare un dibattito scientifico su un argomento che finora non ha goduto di attenzioni particolari nei campi degli studi. E aggiunge: «Si tratta di ripensare le funzioni della materia lignea prima della storia e lungo le varie fasi di civilizzazione, ai fini di nuovi possibili scandagli paradigmatici. Questo materiale organico viene ‘archiviato’ infatti come ‘debole’ al cospetto della pietra e dei metalli, cui sono stati intestati i grandi passaggi della vicenda umana, attraverso il paradigma delle tre età, perfezionato nel primo Ottocento, dopo vari aggiustamenti, dal danese Christian Thomson. Il legno, a dispetto della sua deperibilità, ha costituito però, a conti fatti, una presenza essenziale e per alcuni aspetti dominante lungo le età, dal Paleolitico superiore alle fasi propriamente storiche. Non si tratta allora di mettere in discussione il paradigma di Thomsen, che peraltro ha conosciuto non pochi aggiornamenti, ma di aggiungere, per così dire, una ‘postilla’ essenziale, che riguardi proprio le funzionalità del legno e le sue interazioni, originali, con la vita delle comunità umane».
Spiega ancora il direttore scientifico del Laboratorio degli Annali: «È con la lavorazione di un materiale duttile, poroso, leggero e tuttavia resistente come il legno che nasce e si abilita la techne, cioè la capacità di manipolare e trasformare la natura in risorse evolute e complesse. Attraverso queste manipolazioni l’uomo padroneggia il mondo liquido, mobilita le vie del mare e di terra, impara a trasformare l’oggetto in un congegno, cioè in un oggetto complesso, sia esso un telaio per la filatura, l’impianto ligneo di un mulino, un aratro, un capanno, una palafitta, una zattera, un sistema di accensione e di controllo del fuoco, una macchina difensiva o offensiva, una imbarcazione cucita o a incastri e altro. Attraverso l’esperienza perenne di questa manipolazione sostenibile, a misura umana, si può esercitare allora la razionalità, dalla manualità primitiva dell’homo habilis al logos dei Greci, dalla piroga monossile dell’uomo neolitico alla carpenteria nautica egizia e cananeo-fenicia, e così via».
Il Convegno si svolgerà il 21 luglio presso la sala del Laboratorio degli Annali di storia, via Pezza n. 108, Ragusa, dalle 10 alle 20, con una pausa pranzo dalle 13 alle 14,30. I posti sono limitati, quindi per seguire i lavori occorre la prenotazione, che può essere richiesta alla segreteria tecnico-organizzativa (347.4862409 – laboratorio.annalidistoria@gmail.com).