Venezia – Le musiche di tradizione orale: un prezioso patrimonio da tutelare. L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza un convegno di due giorni per discutere del riconoscimento dei beni musicali e della figura del ‘musicologo’ nell’ordinamento del Ministero della Cultura. L’incontro sarà introdotto dal Segretario Generale della Fondazione Cini Renata Codello. Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore 23-24 giugno 2022, Sala delle Capriate.
«Il primo appuntamento estivo con l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Cini, diretto da Giovanni Giuriati, è rivolto all’importanza della musica popolare nel patrimonio culturale nazionale. Il 23 e 24 giugno 15 esperti nel campo dell’etnomusicologia assieme ad esponenti di istituzioni ministeriali discuteranno della mancata presenza del lemma ‘musica’ nel Codice dei beni culturali e del paesaggio, cercando di riconoscere e definire quali possano essere considerati beni musicali nell’ambito delle musiche di tradizione orale e come possono essere tutelati e valorizzati.
Ingresso libero su invito. Il programma è valido come invito al convegno da ritirarsi all’ingresso (per informazioni musica.comparata@cini.it).
Nell’arco delle due giornate verrà discussa una nuova questione per l’etnomusicologia e la musicologia italiana: l’assenza di una norma che tuteli il bene musicale (materiale e immateriale). Da qui la necessità di una riflessione, in particolare da parte dell’etnomusicologia, in quanto nuova disciplina a cavallo tra musicologia e demo-etno-antropologia che deve misurarsi con la definizione di bene musicale. La questione verrà affrontata considerando tre punti di vista complementari: qual è il percorso di formazione per uno specialista di patrimoni musicali di tradizione orale; il ruolo di un funzionario (etno) musicologo nell’ambito delle diverse articolazioni del Ministero della Cultura; una riflessione su come stia cambiando il percorso di ricerca di un etnomusicologo.
Il convegno inizierà giovedì 23 giugno alle ore 14.30 con i saluti di Renata Codello, Segretario Generale, Fondazione Giorgio Cini; Antonello de Berardinis, Direttore, Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi; Michele Nitti, Onorevole alla Camera dei Deputati, Commissione Cultura, Scienze e Istruzione e Giovanni Giuriati, Direttore dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati. A seguire Fulvia Caruso, Università di Pavia, Serena Facci, Università di Roma “Tor Vergata”, Daniele Parbuono, Università di Perugia e Donatella Restani, Università di Bologna discuteranno della formazione di un (etno) musicologo esperto del patrimonio culturale.
Nella sessione mattutina del 24 giugno verrà posto l’accento sul possibile ruolo per un etnomusicologo nell’organico del Ministero della Cultura grazie agli interventi di Claudio Rizzoni, Soprintendenza di Genova e La Spezia, Ministero della Cultura; Lorenzo Bianconi, Università di Bologna; Umberto D’Angelo, Associazione Bianchi Bandinelli; Sandra Suatoni, Segretariato Generale, Ministero della Cultura; Roberta Tucci, Università di Roma “La Sapienza”; Leandro Ventura, Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, Ministero della Cultura. La sessione pomeridiana sarà incentrata sul percorso di ricerca di un etnomusicologo. Interverranno: Ignazio Macchiarella, Università di Cagliari; Vito Lattanzi, Ufficio UNESCO, Segretariato Generale, Ministero della Cultura; Guido Raschieri, Università di Trento; Nicola Scaldaferri, Università di Milano; Grazia Tuzi, Università di Roma “La Sapienza”».
Fondazione Giorgio Cini, Isola di S.Giorgio Maggiore – Venezia
Info: www.cini.it
Ph. Tabla, collezione di strumenti IISMC, Fondazione Giorgio Cini, Venezia.
Giuseppe Longo