Venezia – Prisco Bagni, passione e ricerca tra Guercino e Gandolfi. In occasione della donazione della sezione gandolfiana dell’archivio documentale e fotografico di Prisco Bagni, l’Istituto di Storia dell’Arte dedica una giornata di studi alla figura dello storico dell’arte. Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore (15 giugno 2022), Sala Barbantini
«Mercoledì 15 giugno alle ore 15.30, l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini propone una giornata di studi, a cura di Marco Riccòmini, dedicata alla figura di Prisco Bagni (1921-1995), insigne studioso d’arte emiliana di cui l’Istituto ha acquisito una parte importante dell’archivio di studio. Dopo i saluti istituzionali di Luca Massimo Barbero, Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte, si alterneranno letterati e storici dell’arte su alcuni dei principali temi di ricerca dello studioso, con interventi dedicati, in modo particolare, a Guercino e ai centesi (come i Gennari), e ad altri artisti emiliani rappresentati, tra l’altro, nelle raccolte grafiche della Fondazione Giorgio Cini grazie alla presenza della ricchissima collezione appartenuta ad Antonio Certani. Interverranno: Cristiana Romalli, Arabella Cifani, Franco Monetti, Giulio Zavatta, Massimo Pulini e Francesca Lui.
Ingresso libero fino esaurimento posti, previa prenotazione sul sito www.cini.it (per informazioni arte@cini.it).
Il percorso di studi di Prisco Bagni non comprese materie umanistiche, ma fu soltanto la passione per l’arte della sua terra a trasformare un imprenditore di successo nel campo tessile in un meticoloso ed instancabile ricercatore. Originario di Cento, in provincia di Ferrara, patria del Guercino e poco distante da San Matteo della Decima, luogo di nascita dei fratelli Ubaldo e Gaetano Gandolfi, Bagni prima ne collezionò i disegni e i dipinti, poi, accortosi del silenzio della storiografia moderna, provò a colmare quel vuoto. Nelle sue ricerche si avvalse del conforto e dello scambio di vedute con storici dell’arte di fama internazionale, tra cui Denis Mahon, con il quale condivideva l’amore per il celebre artista centese. A distanza di più di venticinque anni dalla sua scomparsa, la vedova Carla Bardazza ha deciso di donare alla Fondazione Giorgio Cinila sezione fotografica e documentale del suo archivio relativa agli studi gandolfiani, che raccoglie un centinaio di disegni dei Gandolfi e della loro scuola; donazione motivata della presenza nelle raccolte grafiche della Fondazione Cini (Collezione Antonio Certani) di un corpus di circa cento disegni dei Gandolfi e dei loro allievi. Il fondo Prisco Bagni, che va ad arricchire i poderosi archivi fotografici dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini, è costituito principalmente da una nutrita serie di fotografie e da materiali documentali in larga parte raccolti dallo studioso durante la preparazione della monografia edita nel 1992».
Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
Info:
Web: www.cini.it
Email: arte@cini.it
Ph. Ubaldo Gandolfi, Gruppo di otto teste, penna e inchiostro bruno. Venezia, Fondazione Giorgio Cini, Gabinetto dei disegni e delle stampe
Giuseppe Longo