Palermo – A Palermo si sta impedendo il libero esercizio del diritto al voto costituzionalmente garantito.
Decine di sezioni non riescono ad aprire agli elettori per mancanza di presidenti o per ritardo nella consegna del materiale elettorale. Tutto ciò era davvero imprevedibile? È mai possibile che non ci sia stato e non c’è un intervento immediato degli organi preposti per consentire ai cittadini di votare, magari accorpando le sezioni? Questa è la nostra democrazia popolare?
Ogni passo necessario per fare chiarezza su questa ennesima triste pagina palermitana verrà fatto senza limitazione di sorta. Il voto di oggi, compreso il referendum, viene di fatto alterato anche qual ora si provvedesse ad iniziare in ritardo visto che molti elettori hanno avuto conferma delle proprie delusioni e certamente non ritorneranno al seggio. Senza dimenticare i criteri di scelta operati nel limitare ad un giorno la votazione in una domenica di feste familiari, mare e la finale del Palermo calcio.
Davvero non si poteva evitare e fare in modo di rispettare il diritto al voto? Il danno di immagine ed economico è certamente rilevante per tutti dopo la chiara lesione del già citato diritto al voto. Il presidente Mattarella, la ministra Lamorgese, il prefetto non possono stare inerti e devono intervenire subito per ripristinare la legalità a Palermo”. Lo afferma Vincenzo Figuccia, deputato regionale di Prima l’Italia.