Palermo – Anche quest’anno in Sicilia con l’arrivo della stagione estiva e con i turisti in aumento, musei e zone archeologiche avranno difficoltà ad aprire al pubblico per carenza di personale. Sono stati numerosi, infatti, i pensionamenti avvenuti negli ultimi anni e adesso sono in arrivo anche le richieste di ferie del personale in servizio. Negli ultimi dieci anni gli addetti alla vigilanza si sono ridotti di circa 600 unità. A peggiorare la situazione l’organizzazione dei turni non programmata su base annua”. Lo denuncia Gianni Borrelli, responsabile regionale della Sas – Uil Fpl Sicilia, che aggiunge: “Abbiamo più volte sottolineato il problema proponendo soluzioni che sono rimaste lettera morta per l’insensibilità della classe politica. In particolare, abbiamo proposto di trasformare i contratti part-time a full-time, degli oltre 200 custodi in servizio alla Sas e di utilizzare presso i musei e le zone archeologiche i lavoratori Asu”. La Uil Fpl lancia, quindi, un appello al Governo regionale e a tutte le forze politiche e chiede un urgente incontro all’assessore al ramo Alberto Samonà.