Pubbliservizi. I lavoratori iscritti alla Ugl chiedono a Città metropolitana ed azienda l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto

“Bene la volontà di mantenere in vita la partecipata, ora dialogo serrato tra le parti”

Catania – I lavoratori della Pubbliservizi, iscritti alla Ugl Igiene ambientale di Catania, hanno inviato nei giorni scorsi una lettera all’indirizzo del Commissario straordinario della Città metropolitana Federico Portoghese, della Commissaria per l’amministrazione straordinaria della partecipata Maria Virginia Perazzoli ed al Consiglio di amministrazione aziendale guidato da Giuseppe Molino. Poche righe per un accorato appello, anche a nome dei colleghi che, pur non aderendo alla sigla Ugl, condividono il pensiero ed il percorso del sindacato che continua a battersi per la salvezza della Pubbliservizi e la tutela degli oltre 300 dipendenti. “Dopo aver avuto un confronto, con tre diversi incontri rispettivamente con la proprietà e la dirigenza societaria, siamo arrivati alla conclusione che occorre la costituzione di un tavolo tecnico permanente tra le parti (se ritenuto opportuno anche con la partecipazione delle organizzazioni sindacali presenti in azienda) – spiega Giuseppe D’Amico, reggente della federazione provinciale Ugl Igiene ambientale e dipendente Pubbliservizi. Con la missiva, fortemente voluta dagli iscritti Ugl, chi ogni giorno lavora per quest’importante azienda di servizi intende sensibilizzare il socio unico e i vertici aziendali ad avviare un dialogo serrato per individuare tutte le soluzioni necessarie a completare il piano di risanamento del concordato preventivo, in vista dell’udienza prevista per metà giugno. Durante delle convocazioni avute la scorsa settimana, abbiamo potuto appurare come ci sia piena volontà da parte di tutti (ente socio e dirigenza societaria) di mantenere in vita, per poter poi consolidare e far sviluppare, il patrimonio ed il potenziale di attività e risorse umane della Pubbliservizi. Siamo sicuri che, ancora una volta, questa nostra richiesta verrà opportunamente valorizzata, consentendo l’istituzione immediata dell’indispensabile strumento di interazione quale è il tavolo tecnico – conclude il reggente di Ugl Igiene ambientale.”

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