Messina – Sul tema della gestione del ciclo dei rifiuti il governo Musumeci si smentisce da solo. Nel 2018 Musumeci si vantava di aver fatto in otto mesi il piano dei rifiuti, quello stesso piano che ha dovuto rivedere più volte e che ancora oggi, oggi a sette mesi dalla fine del suo mandato, dopo cinque anni di legislatura, non è invece riuscito ad attuare.
Più volte abbiamo sentito Musumeci affermare che non avrebbero mai mandato i rifiuti all’estero, che ogni provincia avrebbe gestito in maniera autonoma i propri rifiuti. Sapete com’è andata? Oggi i rifiuti di Palermo vengono trasferiti a Siracusa. Solo per citare un caso mentre la tariffa di smaltimento è volata alle stelle a causa di un aumento dettato dal gestore privato della discarica di Lentini che conferisce fuori sito, anche all’estero, i rifiuti della Sicilia Orientale mentre quelli della Sicilia Occidentale giacciono ammassati nei piazzali di Bellolampo perché si è esaurita la sesta vasca.
Gli impianti che dovevano essere realizzati non esistono ancora neanche a livello progettuale perché anche nei suoi 18 mesi da Commissario per l’emergenza rifiuti non ha avuto la capacità di affrontare la problematica in maniera risolutiva.
Arriviamo al 2022 e aspettiamo ancora la realizzazione della settima vasca di Bellolampo, che secondo Musumeci si doveva realizzare in pochi mesi come da promessa del gennaio 2018, e che non ha visto nemmeno l’avvio del cantiere con gravi costi economici per i cittadini che si sono dovuti sobbarcare il di trasporto dei rifiuti da Palermo a Catania, rifiuti che hanno saturato le vasche di Lentini costringendo, quindi, a far viaggiare i rifiuti in mezza Sicilia ed anche all’estero.
Oggi Musumeci parla di termoutilizzatori. Ospite all’ennesima trasmissione televisiva afferma che per lui la più grande vittoria sarebbe fare partire la procedura per la loro realizzazione, eppure ricordavamo che nel 2021 ne aveva annunciato già l’avvio.