La musica può essere un veicolo di pace. Lo scorso marzo, il duo artistico catanese “I Violinisti in Jeans” ha presentato e promosso il proprio messaggio di pace. Con il brano “Mi parlavan di guerra”, i maestri Antonio Macri e Angelo Di Guardo hanno voluto donare la loro “piccola goccia” nel mare di pace. Adesso “Mi parlavan di guerra” è riuscito ad oltrepassare l’oceano. I “Violinisti in Jeans”, grazie a Rai Italia, hanno presentato il brano a New York, Toronto, Los Angeles, Buenos Aires, San Paolo, Sydney, Pechino, Perth e Johannesburg. In poche ore, i “Violinisti in Jeans” hanno ricevuto tanti messaggi di apprezzamento per il brano, ma soprattutto tanti italiani all’estero hanno scelto di unirsi nel loro messaggio di pace. “Mi parlavan di guerra” si pone l’obiettivo di essere un brano contro tutte le guerre del mondo. Una canzone che nasce grazie ad una casualità del destino, in un momento, però, dove c’è bisogno di lasciare poco spazio alla casualità ma di progettare un futuro di pace. <<Ero un bambino mi parlavan di guerra, ero giovane mi parlavan di guerra. Ora sono un uomo mi riparlano di guerra. Mi han chiamato, mio Dio, vado in Guerra. Faccio la guerra. Mi hanno dato una divisa ed un fucile e mi hanno detto spara senza pietà. Spara pure su tuo fratello, se la stessa divisa non ha>>. Queste parole sono state scritte nel 1968. Un giovane 16enne le raccontava al suo diario per ricordare una delle pagine più buie e tristi del mondo. Nessuno avrebbe mai pensato che sarebbero tristemente tornate attuali nel mondo di oggi. Per ben 54 anni queste parole sono rimaste scritte all’interno di un diario ma adesso hanno preso vita ed è nata “Mi parlavan di guerra”. Un brano nato da Michele Russo, il 16enne che nel ‘68 scrisse queste parole sul suo diario e da “I Violinisti in Jeans” formati da Antonio Macrì e Angelo Di Guardo. A febbraio, casualmente, Russo ha ritrovato il suo diario di gioventù, dove, appunto, c’era il testo della poesia che aveva scritto in adolescenza. Un tuffo nel passato ed anche un tuffo nel cuore. Dalle sue parole, l’amico e maestro Macrì ha composta la musica. Un’alchimia perfetta tra testo e musica. Quella poesia scritta sul diario è diventata una canzone. Il brano ha ricevuto i complimenti e l’apprezzamento anche da parte del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
“Mi parlavan di guerra” è presente su tutte le piattaforme musicali. Link video: https://www.youtube.com/watch?v=lw3luOYWfA4 .
Il testo:
Ero un bambino mi palavan di guerra
Ero Giovane mi palavan di guerra
Ora son uomo mi Riparlano di guerra
Mi hann chiamato Mio Dio, vado in guerra faccio la guerra
Mi hanno dato Una divisa e un fucile
mi hanno detto spara senza pietà
Spara pure su tuo fratello, se la stessa divisa non ha
Ma voglio dire prima di morire
Che questa guerra una ragione non ha
se riflettete prima di sparare
Mettete fine a questa atrocità
Ma non ho il tempo neanche di guardare
Che cado a terra e non so’ più respirare
sale un bruciore sento il sangue gelare
Stringo la vita non la voglio lasciar
Vedo pianti di donna
vedo i bambini morire
vedo uomini uccidere i loro fratelli senza pietà,
Ora che son uomo
E che faccio la guerra
Si, è scoppiata la guerra
Mio Dio sono in guerra!