Bruxelles – Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha partecipato alla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Brescia. Obiettivo della visita era illustrare gli obiettivi e le azioni principali della strategia europea per le università presentata nel gennaio 2022.
All’apertura dell’anno accademico dell’Università di Brescia che celebra quest’anno il suo 40º anniversario, Mariya Gabriel ha riconosciuto i successi dell’Università che figura oggi tra le prime 100 giovani università del mondo, e ne ha elogiato la partecipazione al programma Erasmus+. Dal 2014 oltre 1 300 studenti e personale hanno potuto approfittare delle opportunità di mobilità che offre. È in effetti importante cogliere le opportunità insite in Erasmus+ 2021-2027 che dispone di una dotazione di 28 miliardi di EUR, pari quasi al doppio rispetto al precedente periodo di programmazione. L’Università di Brescia sta poi contribuendo all’Alleanza universitaria europea UNITA.
“Questi modelli di partenariato creano ponti tra studenti, accademici e ricercatori in tutta Europa. Ed è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno: che le università si connettano alla società in senso lato e trovino soluzioni ai problemi dei nostri cittadini. Per questo dobbiamo lavorare insieme, oltre i confini e tra le discipline“, ha sottolineato Mariya Gabriel.
La Commissaria ha insistito sull’importanza della mobilitazione degli istituti di istruzione superiore e delle loro comunità per un’attuazione efficace della strategia europea per le università.
Mariya Gabriel ha pronunciato il discorso di apertura alla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), intervenendo dopo le parole introduttive del Prof. Ferruccio Resta, Presidente della CRUI, e della Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa.
La Commissaria Gabriel ha sottolineato che la strategia europea per le università insieme alla raccomandazione del Consiglio “Costruire ponti per un’efficace collaborazione a livello europeo nel campo dell’istruzione superiore” sono il risultato di un intenso processo di co-creazione tra la Commissione, gli Stati membri e la comunità dell’istruzione superiore. Ha poi ringraziato i Rettori per aver partecipato attivamente al processo attraverso associazioni diverse ma anche con le 24 Alleanze universitarie europee in cui figura un membro italiano.
Per la prima volta in assoluto ricerca e innovazione sono al centro della strategia europea per le università. La strategia dovrà aiutare le università europee a conseguire quattro obiettivi chiave: rafforzare la dimensione europea dell’istruzione superiore e della ricerca; consolidare le università come centri di promozione dello stile di vita europeo: dare alle università gli strumenti per diventare attori essenziali del cambiamento nella duplice transizione verde e digitale; rafforzare le università come motori del ruolo e della leadership dell’UE a livello mondiale.
Mariya Gabriel si è soffermata sulle iniziative faro della strategia. Anzitutto si è richiamata alle azioni in corso per attuare l’iniziativa delle università europee e portare il numero delle alleanze a 60 entro il 2024 — e ricomprendere così oltre 500 istituti di istruzione superiore, ovvero il 10 % circa dei 5 000 istituti d’istruzione superiore in Europa — che potranno collaborare in maniera ben più coesa grazie a una dotazione di 1,1 miliardi di € dal programma Erasmus+ e all’ulteriore sostegno di Orizzonte Europa.
“Sono lieta che nel quadro dell’invito a presentare proposte per le università europee del 2022, che vanta una dotazione record di 272 milioni di €, siano pervenute 52 candidature per un totale di 350 istituti di istruzione superiore in rappresentanza di 33 paesi — Stati membri dell’UE e Paesi terzi associati a Erasmus+. Attendo con interesse la pubblicazione a luglio dei risultati dell’invito e spero di vedere più istituti italiani aderire alle alleanze esistenti o a nuove alleanze già con l’invito del 2022 o con i prossimi inviti del 2023 e del 2024“, ha dichiarato la Commissaria.
Gabriel ha poi parlato della seconda iniziativa che punta alla creazione di uno statuto giuridico per le alleanze di istituti di istruzione superiore entro metà 2024. “Abbiamo in programma quest’estate il lancio di un progetto pilota dedicato, aperto a tutte le alleanze di istituti di istruzione superiore per testare diversi modelli secondo un approccio dal basso“, ha sottolineato Mariya Gabriel.
In terzo luogo ha ricordato che sarà fatto il necessario per istituire entro la metà del 2024 un diploma europeo congiunto che riconoscerà il valore delle esperienze transnazionali nel titolo di istruzione superiore conseguito dagli studenti. Sempre quest’estate sarà lanciato uno specifico invito pilota Erasmus+ per testare i criteri per il rilascio di un marchio di diploma europeo.
In quarto luogo ha evidenziato il potenziamento dell’iniziativa “carta europea dello studente” per tutti gli studenti in mobilità nel 2022 e per tutti gli studenti delle università d’Europa entro la metà del 2024. “La mobilità Erasmus è una delle forze creatrici più potenti di un’autentica identità europea. La digitalizzazione del processo apporterà molti vantaggi agli studenti e agli istituti. Gli studenti possono già accedere a documenti digitali da un’applicazione per smartphone chiamata app Erasmus+ dove trovano informazioni utili prima di partire all’estero, ma anche durante e dopo la mobilità. Con oltre 160 000 download, l’app Erasmus+ punta a contribuire a un maggiore senso di appartenenza. E poi c’è la rete Erasmus Without Paper, che permette agli istituti di istruzione superiore di scambiare dati online più facilmente. Sono già più di 3 000 gli istituti in Europa collegati“, ha dichiarato la Commissaria Gabriel.
Mariya Gabriel ha fatto quindi esempi di altre iniziative chiave, ad esempio la promozione dei tirocini Erasmus+ all’estero per raggiungere più di 100 000 tirocinanti ogni anno e l’integrazione di approcci innovativi all’apprendimento e all’insegnamento, come i “laboratori viventi”. Sarà proposto un quadro europeo per carriere attraenti e sostenibili nell’istruzione superiore, in sinergia con il quadro per le carriere della ricerca sviluppato nell’ambito dello spazio europeo della ricerca.
“Vogliamo dare alle università gli strumenti per essere attori essenziali della transizione verde e digitale. Dobbiamo fare delle “università connesse” una realtà, in primis sostenendo programmi di formazione innovativi in tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale, il calcolo ad alte prestazioni o la cibersicurezza, ma anche varando una piattaforma digitale europea per promuovere la cooperazione tra gli istituti di istruzione superiore“, ha precisato la Commissaria.
Le università sono poi fondamentali per costruire connessioni tra l’Europa e il mondo. È importante infatti riunire gli Stati membri in un approccio Team Europa. Si pensi all’iniziativa “Studiare in Europa” che mette a disposizione delle università europee una piattaforma per attrarre studenti dal mondo intero.
Mariya Gabriel ha da ultimo rimarcato l’importanza della mobilitazione degli istituti di istruzione superiore e delle loro comunità per fare della strategia una realtà concreta. “Attuare la strategia richiederà sforzi e un’intensa mobilitazione istituzionale. Ma le grandi sfide con cui sono alle prese l’Europa e il mondo intero — in termini di clima, salute o geopolitica — non saranno mai risolvibili senza il sostegno e la mobilitazione della comunità dell’istruzione, degli Stati membri e di tutte le parti interessate. Proprio perché conosco l’energia e la creatività delle nostre università in Italia e in tutta Europa, ho fiducia che ce la faremo“, ha concluso Mariya Gabriel.