Messina – “Astrattamente” sarà un evento unico nel suo genere in Italia e di grande spessore culturale. Proposto domenica 24 aprile dalle ore 18 alle 21 a Messina, presso Ass. AEnigma in via Croce Rossa 49, includerà la mostra dell’artista messinese Francesco Bavastrelli ed un’originale ed emozionante esibizione dal vivo di “Body Painting” con la danzatrice Silvia Chiara prevista alle ore 19,30. Una performance di notevole difficoltà perché combina un mix artistico, tra sinuosi movimenti del corpo e i colori sulla tela che diventa l’opera.
L’evento è gratuito ed in relazione alle norme covid è necessaria la prenotazione inviando un messaggio whatsapp al numero 347 9711320.
Info
Astrattamente, personale di Francesco Bavastrelli e Body Painting. Domenica 24 aprile a Messina.
Data: Domenica 24 aprile, dalle ore 18 alle 21.
Dove: Ass. AEnigma, via Croce Rossa 49, Messina.
Ingresso gratuito.
Francesco Bavastrelli.
Nato a Messina nel 1962, muove i primi passi giocando da piccolo con i colori, dopo aver lavorato nel mondo della grafica e fatto proprio il concetto della sintesi, decide di iniziare a dipingere indirizzandosi subito al colore e alle forme.
L’artista.
Per il maestro è bello ritrovarsi nella perdita di ogni riferimento alla realtà, nelle forme, nei colori e nelle linee, nell’intimo percorso della pittura, tra segni grafici e luce, tra la scelta di colore e corposità di spatolate e guizzi di dripping.
Nei suoi blu si ritrova la personalità forte di una passione viva, nei rossi la voglia di varcare i confini di uno stile, nei gialli l’ecletticità.
Ama il colore puro, perché dà forza alle emozioni, solitamente usa colori primari lavorati direttamente su tela, difficilmente usa pennelli, si avvale sempre di spatole da pasticciere, stracci, carta e fuoco, per lui l’uso di oggetti quotidiani gli permette di dare espressività ai dipinti. Guardando i suoi lavori è facile ricondurre che la sua formazione stilistica passa dall’astrattismo ma anche dalla pop art con evidenti riferimenti al futurismo e alla scuola Bauhaus, insomma non è mai scontato nelle sue opere.
Per il maestro dipingere è come suonare jazz, si deve sempre improvvisare su un tappeto di formalità, è questo improvvisare che gli fa sprigionare la forza dal colore, che coinvolge lo spettatore alla percezione di un viaggio.