Bruxelles – La Commissione ha versato all’Italia i primi 21 miliardi di € (esclusi i prefinanziamenti), 10 miliardi dei quali in sovvenzioni e 11 miliardi in prestiti, a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza.
I versamenti all’Italia nell’ambito di questo dispositivo sono funzione dei risultati conseguiti dall’Italia e dell’attuazione degli investimenti e delle riforme descritti nel piano nazionale per la ripresa e la resilienza.
Il 30 dicembre 2021 l’Italia ha presentato alla Commissione una prima richiesta per il versamento di 21 miliardi di € ai sensi del dispositivo per la ripresa e la resilienza, da destinarsi a 51 target e obiettivi intermedi che coprono diverse riforme e investimenti. La richiesta riguarda riforme e investimenti nei settori della pubblica amministrazione, degli appalti pubblici, della giustizia, del quadro di revisione della spesa pubblica, dell’istruzione superiore, delle politiche attive del mercato del lavoro e della legge quadro volta a rafforzare l’autonomia delle persone con disabilità, nonché del sistema di audit e controllo dell’Italia per l’attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Sono contemplati anche investimenti significativi nella digitalizzazione delle imprese (“transizione 4.0”), nell’efficienza energetica e nella ristrutturazione degli edifici residenziali.
Il 28 febbraio 2022 la Commissione ha approvato la valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento dell’Italia. Il parere favorevole del comitato economico e finanziario del Consiglio sulla richiesta ha consentito alla Commissione di approvare la decisione di erogare i fondi.
Gli importi dei versamenti agli Stati membri sono pubblicati nel quadro di valutazione della ripresa e della resilienza che riporta i progressi compiuti nell’attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel suo complesso e dei singoli piani.