Venezia – Non Playable Character a cura di School for Curatorial Studies Venice e The Fairest – Teaser 04. Dal 19 al 30 aprile 2022. Inaugurazione 18 aprile (dalle ore 15.00 alle ore 20.00). Sede: Scuola Secondaria di I° Grado Statale “Pier Fortunato Calvi”, Castello, 1808 – Via Garibaldi, Venezia.
Artisti partecipanti:
Ahmet Öğüt, Benjamin Lallier, Bogdan Koshevoy, Caleb Jamel Brown, Chloë Saï Breil-Dupont, Cibelle Cavalli Bastos, Coco Magnusson, Daria Dmytrenko, Dario Filippis, David Michel Fayek, Discount Store Contemporary, Eleonora Luccarini, Fabiano Vicentini, Federica Zanlucchi, Giacomo Giannantonio, Giorgio Distante, Giulia Wetter, Hannah Rose Stewart, Julie Monot, Kianí del Valle, Lauryn Youden, Lucia Veronesi, Malte Bartsch, Manutcher Milani, Marie Matusz, Mary- Audrey Ramirez, Mathilde Agius, Mattia Sinigaglia, Monilola Olayemi Ilupeju, Niclas Riepshoff, Nik Kosmas, Omsk Social Club, Raoul Zöllner, REIF, Thomias Radin, Tobias Spichtig, Tore Wallert, Viola Morini, Zeroscena.
«School for Curatorial Studies Venice, in collaborazione con The Fairest – iniziativa berlinese lanciata nel 2021 da Eleonora Sutter e Georgie Pope – è lieta di presentare Non Playable Character, che aprirà al pubblico dal 19 al 30 aprile. Gli spazi che ospiteranno il progetto saranno le aule della Scuola Secondaria di I° Grado Statale “Pier Fortunato Calvi”, situata in via Garibaldi tra le sedi dell’Arsenale e dei Giardini della Biennale di Venezia.
Non Playable Character è una mostra che si pone l’obiettivo di analizzare a fondo la funzione che il gioco ha da sempre occupato nell’esistenza umana, presentando le sue possibili e molteplici declinazioni. Attraverso il percorso espositivo, che si sviluppa tra gli ambienti della palestra e delle varie aule dell’Istituto, il visitatore sarà portato a utilizzare varie chiavi di lettura con cui interpretare la natura del gioco, esaminando i legami che quest’ultimo ha con le varie discipline umane.
I 30 artisti coinvolti, provenienti dal panorama artistico veneziano e internazionale, forniranno così diverse interpretazioni del tema, relazionandosi non solo con i visitatori della mostra ma anche con gli studenti dell’Istituto, attraverso un programma di performance, incontri e attività didattiche.
Nel 1938, Johan Huizinga nel saggio Homo ludens sostiene che il gioco è fondamento della cultura e dell’organizzazione sociale, concludendo che «la civiltà umana si sviluppa e sorge nel gioco, come gioco». Anche attività considerate antitetiche al gioco sono nate e si sono poi sviluppate da esperienze ludiche. Riprendendo il testo di Huizinga, Roger Caillois considera la sfera ludica come specchio dell’evoluzione sociale e culturale di una determinata comunità. Caillois, inoltre, ribadisce la natura libera dell’attività ludica: nonostante quest’ultima sia caratterizzata da regole e convenzioni che ne determinano una propria legislazione e quindi l’effettivo funzionamento, non esiste gioco senza la libertà da parte dei giocatori di poter partecipare o meno.
L’obiettivo della mostra, che cerca di non estraniarsi dal contesto attuale in cui inevitabilmente si colloca, è quello di ricordare come il fine principale di ogni attività ludica – oltre alla sua natura ricreativa – resti quello di creare connessioni tra le comunità.
School for Curatorial Studies è una scuola di nuova concezione attiva dal 2004 e nata come progetto formativo della Galleria A plus A, che ha come scopo la diffusione dei saperi nell’ambito delle arti visive e l’introduzione alle professioni relative all’arte contemporanea. L’offerta formativa prevede ogni anno due corsi principali, uno in italiano della durata di un anno scolastico e l’altro internazionale che si svolge nel corso dei mesi estivi. I corsi sono tenuti da docenti e professionisti del settore provenienti da varie parti del mondo e alla fine delle lezioni gli studenti si confrontano con il difficile compito di ideare, strutturare e realizzare un evento espositivo. La mostra è stata ideata dal 29esimo corso in pratiche curatoriali formato da: Asia Barbiero, Oluwatobi Monica Benzing, Laura Cagnin, Giulia Del Gobbo, Agnese Dell’Omo, Federico Gemelli, Eleonora Ghedini, Alessia Imprescia, Gaia Lazzerini, Beatrice Levorato, Angelica Littamè, Rebecca Manzoni, Greta Mellere, Ylenia Modolo, Marta Omodei, Ileana Rutigliano, Sara Sandrucci, Maria Chiara Terracciano, Rubens Tola, Alessandra Maria Venditti, Benedetta Zannoni, Giorgia Zenerola.
The Fairest, grazie alla ricerca svolta da Eleonora Sutter e Georgie Pope, intende supportare giovani artisti emergenti o indipendenti. The Fairest è una piattaforma innovativa incentrata sull’organizzazione di eventi espositivi in cui ricerca e un mercato sostenibile sono alla base della loro missione. La mostra organizzata in occasione della Biennale è il quarto appuntamento del progetto – Teaser 04.
La Scuola Secondaria di I° Grado Statale “Pier Fortunato Calvi”, plesso dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri, risulta essere lo spazio migliore per supportare una realtà locale che rischia di scomparire per il vertiginoso calo del numero di residenti sul territorio veneziano. La collaborazione dell’Istituto con la School for Curatorial Studies, iniziata nel 2019, è dunque legata alla volontà di valorizzare il contesto cittadino in cui si collocano entrambe, affiancandole a importanti realtà di respiro più internazionale».
School for Curatorial Studies San Marco, 3073, 30124 Venice
Info:
Orari di apertura:
Lunedì 18 aprile dalle 15.00 alle 20.00
Martedì 19 aprile dalle 10.00 alle 19.30
Da mercoledì 20 aprile a sabato 30 dalle 15.00 alle 19.30
Per informazioni: curatorialschoolvenice@gmail.com
Partners:
We exhibit
Independent Collectors
Art And About Africa
School for Curatorial Studies
Web:www.corsocuratori.com
Email: curatorialschool@gmail.com
Telefono: +39 0412770466
Ph.
The Fairest Co-founders Georgie Pope (front) and Eleonora Sutter (back), Berlin, 2021. Photo by Lukas Staedler.
Mary Audrey Ramirez, tentacles, 2020, Dortmunder Kunstverein-FotoAlwin Lay06.
Giuseppe Longo